Da soli

Regionali Liguria, Paita si smarca da Pd-M5s e lancia Elisa Serafini: “Serve la sua freschezza”

Martedì nel Pd ultima chiamata per salvare la coalizione: sul tavolo solo il nome di Ferruccio Sansa (ma si cerca una terza via)

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Genova. “Elisa Serafini ha idee coraggiose e l’entusiasmo giusto per rilanciare la Liguria. Modernità, riformismo e freschezza”. Con queste parole Raffaella Paita, ex candidata alla presidenza della Regione e oggi deputata renziana di Italia Viva, ribadisce il suo sostegno all’ex assessore della giunta Bucci, in quella che sembra ormai la conferma di uno smarcamento dalla coalizione giallorossa ancora impantanata sul nome da contrapporre al centrodestra.

“Più passano giorni, più in Liguria sembra regnare il caos nel fronte che dovrebbe contrastare Toti – accusa Paita -. Nella regione simbolo del deficit infrastrutturale del Paese, il Pd sta scegliendo la strada di una alleanza culturalmente subalterna con il Movimento 5 Stelle, senza alcun chiarimento programmatico su opere simbolo come la Gronda. C’è addirittura una scuola di pensiero che vorrebbe realizzarne solo metà. Purtroppo, la storia non insegna mai nulla a certa classe politica”.

Martedì, intanto, la direzione del Partito Democratico si riunirà (virtualmente) per provare a uscire dall’impasse. Sul tavolo c’è un solo nome, quello di Ferruccio Sansa, sdoganato dalla segreteria nazionale di Andrea Orlando ma avversato dalla maggior parte degli esponenti liguri. La sola alternativa sembra essere rompere l’alleanza col Movimento 5 Stelle, così faticosamente raggiunta dopo le reticenze grilline. La terza via – ma pochissimi ci credono – porta il nome di Aristide Fausto Massardo, disponibile da mesi alla candidatura e diventato nel frattempo “alleato” di Sansa. Su di lui a quanto pare non ci sono veti così stringenti né da una parte né dall’altra.

E se alla fine la montagna giallorossa partorirà il topolino, Italia Viva si preparerà alla corsa in solitaria. “In nessuna regione a oggi si è percorsa la via di una alleanza strutturale – dice Paita -. La Liguria è diventata un laboratorio. E pensare che  i liguri  speravano, dopo cinque anni di inconcludente governo Toti, di poter contare su una giunta regionale capace di riformare e scegliere senza indugi la strada della crescita. Sono queste le ragioni che ci hanno spinto a lanciare una proposta di candidatura per un progetto diverso“. Quella proposta risponde al nome di Elisa Serafini.

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