Genova. Era ampiamente immaginabile che la tensione si sarebbe tagliata con il coltello anche via streaming e così è stato. La riunione della segreteria del Pd ligure, convocata in videoconferenza per vagliare la proposta uscita dal vertice romano e benedetta sia dal vicesegretario Dem Andrea Orlando sia dal reggente dei M5s Vito Crimi – ovvero la possibilità di candidare alle regionali Ferrucci Sansa – ha virato da subito su un clima di diffusa contrarietà.
La maggioranza degli esponenti della segreteria, alcuni dei quali hanno staccato dalla call in anticipo, ha ribadito che il nome del giornalista del Fatto Quotidiano, figlio dell’ex sindaco di Genova, e sostenuto da una rete di forze civiche, associazionistiche e dalla sinistra alternativa al Pd (LeU, Linea Condivisa), non piace e non sarà facilmente supportato dal partito sul territorio.
Un nome che è e resta scomodo sia per le sue posizioni contrarie su temi come gronda e terzo valico, ma anche per le critiche che avanzò, da giornalista d’inchiesta, nella gestione della politica da parte del centrosinistra in Liguria. Inoltre secondo il Pd ligure Sansa candidato porterebbe a far perdere i voti dei moderati che migrerebbero su Italia Viva, pronta a correre da sola.
Ma è vero anche che è su quel nome che sembrava potesse esserci una convergenza, per quanto mal digerita in casa Pd, con il Movimento 5 Stelle che stamani era in attesa di una “luce verde” da parte degli alleati.
Al momento la trattativa interna ai Dem è ancora in corso, ma la situazione non di semplice soluzione. Alle 15 si è svolta una nuova riunione alla Camera a Roma con gli stessi attori di ieri sera, M5s compresi in questo caso. Si starebbe portato avanti un tentativo in extremis di compromesso. La riunione è ri-aggiornata alle 19 e l’obbiettivo è di uscire dall’impasse entro domani, questa volta davvero.
Il punto è che, scartato il nome dell’ex presidente del Porto Antico Ariel Dello Strologo e quello di Valentina Ghio, sindaca di Sestri Levante (entrambi troppo Pd), così come quello, considerato debole, di Aristide Massardo, ex preside di Ingegneria e fondatore di Oltre, trovare un quinto candidato, civico, unitario, potenzialmente vincente in questa fase così avanzata e con questo clima sarà un’impresa davvero ardua. Mai come adesso l’alleanza giallorossa in Liguria, definita “consolidata” non meno di 12 ore fa, è in bilico.