Come si fa

Nuovo ponte, la soletta in calcestruzzo “riposa” sotto i teli: prende forma il pavimento del viadotto fotogallery

Un mese di tempo, da oggi, per completare soletta e asfaltatura entro la data prevista per il collaudo statico. Nel frattempo si dovranno anche concludere i lavori di Aspi sull'elicoidale

Gettata nuovo ponte

Genova. Non servono a riparare il calcestruzzo che deve asciugare dalla pioggia, anzi, servono proprio a evitare che secchi troppo velocemente o meglio che l’acqua, evaporando troppo velocemente, possa creare fessurazioni da ritiro nello strato della soletta.

Ecco i teli costituiti da una parte in pvc e una in tnt e che gli operai al lavoro hanno steso sulla prima parte della soletta gettata sul viadotto Polcevera. Le operazioni sono iniziate nella serata dello scorso venerdì 5 giugno e avrebbero dovuto concludersi in 10 – 15 giorni ma è possibile che sia necessario qualche giorno in più anche per la pioggia battente di questi giorni non ha aiutato: giugno non sembra davvero essere clemente in tal senso.

Una business unit di 25 tecnici della Calcestruzzi (società del gruppo Italcementi) dedicata alle pavimentazioni sta lavorando per la realizzazione della soletta e sta cercando di recuperare anche gli eventuali ritardi.

Completata la parte di pavimentazione, ospiterà poi l’asfalto su cui scorrerà il traffico veicolare. I costruttori del consorzio PerGenova (WeBuild-Fincantieri), nei giorni scorsi avevano annunciato che il collaudo statico dell’opera sarebbe avvenuto tra il 10 e il 20 luglio.

Ci sarebbe quindi un mese di tempo, a partire da oggi, per completare soletta, asfaltatura e ultimare impianti interni ed esterni. Tenendo conto che nel frattempo si dovranno anche concludere i lavori sull’elicoide, portati avanti da Autostrade.

leggi anche
Generica
Cerimonia
Inaugurazione nuovo ponte, Toti: “Show? Niente polemiche, ma non dobbiamo essere timidi”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.