Genova. Studenti in piazza anche a Genova il 10 giugno nell’ambito della protesta indetta a livello nazionale dagli studenti universitari per il diritto allo studio e il ridimensionamento delle tasse universitarie.
A Genova il corteo partirà alle 17 da piazza De Ferrari per concludersi in piazza della Vittoria passando sotto la sede di Aliseo.
A organizzare la manifestazione genovese il neonato collettivo di studenti universitari Come Studio Genova che chiede fra le altre cose all’università l’abolizione della terza rata universitaria.
“Gli studenti, a partire dai tanti fuori sede – spiega Federico Palacio, studente di Storia – che si sono trovati con il lockdown quasi tutti senza i lavori che consentivano di pagare l’affitto, non sono nelle condizioni per pagare la terza rata. Ora abbiamo ottenuto una proroga al 31 luglio, che è un primo passo ma la nostra richiesta resta quella dell’abolizione perché sono troppi gli studenti che non riescono più a sostenere i costi e che per questo abbandonano gli studi universitari”.
Nella manifestazione di mercoledì, gli studenti universitari protesteranno accanto agli studenti delle superiori a partire da un tema che accomuna tutti: le critiche alla didattica a distanza: “Il sistema dad dimentica tutti coloro che non possono accedere a connessione internet o possedere un dispositivo elettronico – scrivono gli studenti in un documento – In Italia secondo l’istat il 12.3 % dei minori in età scolare è sprovvisto di un dispositivo elettronico, mentre il 57% ha un dispositivo da usare in condivisione con i familiari. E dimentica anche il fato che non tutti i ragazzi vivono in un ambiente famigliare sereno, con genitori che riescono a dar loro supporto. Questo sistema non può quindi diventare una soluzione a lungo termine”.
Un terzo tema centrale che sarà portato in piazza mercoledì pomeriggio è quello del blocco degli affitti direttamente connesso a quello della precarietà del lavoro: “Una stanza a Genova costa circa 200 euro al mese – e a maggior ragione in questo periodo trovare un lavoro per pagare l’affitto o comprare i libri è sempre più difficile e ancora pi precario soprattutto nel terzo settore che è quello dove più spesso gli studenti vengono impiegati: “E una situazione sempre più difficile – spiega Palacio – a cui molti di noi non sanno come far fronte. Spesso non siamo nemmeno in grado di comprare i libri che vengono prestati oppure fotopiati quando si riesce”.
Se l’appuntamento per la partenza del corteo è alle 17 da piazza De Ferrari la mobilitazione della giornata del 10 giugno comincerà molto prima: “Ci vedremo partire dal primo pomeriggio nelle piazze adiacenti anche con comitati e genitori delle scuole primarie e altri collettivi di studenti per dar vita ad assemblee tematiche e dibattiti prima della partenza del corteo”.