Sampierdarena del futuro

Lungomare Canepa punta in alto: ecco il Waterfront di Ponente che nasce dal basso

Partita la petizione on line per sostenere il disegno nato dai cittadini per i cittadini

Genova. Una pista ciclabile che abbraccia la Lanterna, una riqualificazione profonda delle strade di Sampierdarena e una moderna e raffinata galleria fonoassorbente che libererà da smog e frastuono i residenti della zona: questo il disegno del nuovo “Waterfront di Ponente” studiato e realizzato a seguito del concorso di idee organizzato dagli attivisti del Comitato Lungomare Canepa, da anni in prima linea, nel vero senso della parola, contro inquinamento, rumore e degrado.

Un progetto ambizioso, nato mesi fa dalla condivisione dal basso delle esigenze dei residenti, che sono state “interpretate” da sette architetti, designer e cittadini, in altrettanti progetti, poi votati da una giuria composta da residenti, giornalisti e rappresentanti di associazioni. Il progetto vincitore ora “punta in alto” diventando di fatto il disegno della Sampierdarena del futuro, pensata dai cittadini a misura di cittadini.

“Vogliamo che Sampierdarena torni a splendere – scrivono i coordinatori del Comitato Lungomare Canepa nel comunicato stampa che lancia la petizione on line per sostenere il progetto e presentarlo alle istituzioni locali – e che ritrovi il suo contatto con il porto, con il suo mare, che non esista più una cesura netta tra porto e centro abitato. Piste ciclabili sicure. Spazi vivibili ed una galleria fonoassorbente di moderna concezione per abbattere gli inquinanti“.

Si perché il passato di marinaro di quartiere, sacrificato sull’altare dello sviluppo dell’intera città, è ancora vivo e indimenticato: “Il centro storico di Sampierdarena è stato pesantemente annientato ma, percorrendo, Lungomare Canepa è ancora possibile ritrovare le antiche bellezze ed il richiamo prepotente di un borgo marinaro – scrivono – Dopo anni di richieste, commissioni municipali, comunali, regionali, parlamentari, audizioni e diffide legali gli abitanti hanno indetto un concorso di idee per i professionisti, a cui hanno rivolto un appello accorato: Riqualificate Sampierdarena! All’appello hanno risposto professionisti molto competenti, tutti con passione e attenzione hanno donato le loro idee e le loro proposte. Un concorso destinato ad avere una valenza storica, perché nato dal basso come iniziativa popolare. La partecipazione ha visto coinvolti un migliaio di persone che hanno eletto vincitrice la bravissima architetta Fiorenza Punta”.

Il cuore del progetto è la galleria fonoassorbente che copre, stando ai progetto, la strada a scorrimento veloce, pensata con linea che richiamano le chiglie dei gozzi liguri e le onde del mare, e che non chiude il quartiere, ma permette nuove superfici accessibili e fruibili dai cittadini. Un disegno che riconsegna alla città la Lanterna, inserita in una sistema di piste ciclabili e percorsi verdi, che si integrano con una riqualificazione profonda delle vie del quartiere, con alberi e nuove zone pedonali.

Oggi questa “visione”, per usare un termine caro agli archistar e alla narrativa urbanistica dei nostri tempi recenti, è l’oggetto di una raccolta firme per essere presentata a tutti i livelli istituzionali, dal comune, passando dalla regione, fino al governo, forti del supporto dei cittadini.

Nei giorni scorsi il Movimento 5 Stelle ha presentato un progetto di riqualificazione del quartiere, creando qualche frizione con i residenti: “Lungi da noi accusare qualcuno. C’è un’interrogazione della Senatrice Botto (M5s, ndr) che giace in Parlamento da Luglio 2019. Dobbiamo rilevare che come il Sottosegretario Traversi si sta oggi rendendo disponibile ad ascoltare la proposta di Emergencities, è altrettanto vero che nè lui nè altri membri del Governo si sono adoperati per rispondere alla suddetta interrogazione che, almeno cronologicamente , viene ben prima di ogni interessamento di Emergencities sul tema di Lungomare Canepa, e che riprendeva alla lettera le richieste e le argomentazioni non di un soggetto professionale ma degli abitanti che vivono giornalmente l’odissea di Lungomare Canepa. Noi non accusiamo nessun professionista anzi lo ringraziamo ma chiediamo semplicemente che, prima di presentare progetti altisonanti, si parli con la cittadinanza“.

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