Genova. “Purtroppo in questi giorni abbiamo conferma che le dimissioni volontarie dei neo-genitori – e in particolare delle mamme – è un fenomeno in aumento che denota un grosso ma non nuovo problema nel mondo del lavoro: la conciliazione dei tempi del lavoro con la vita genitoriale. Nel corso del 2019 le dimissioni sono aumentate del 4% rispetto all’anno precedente”, così Cristina Lodi, capogruppo del Pd in consiglio comunale e assistente sociale.
“La mancanza dei nonni e i costi degli asili e di baby-sitter sono le maggiori cause delle dimissioni dei neo-genitori. A queste si aggiunge l’impreparazione delle aziende nell’andare incontro alle esigenze di questi lavoratori”, dice Lodi .
“La maternità è una scelta importante ma deve essere sostenuta e supportata da strategie a ogni che coinvolgano le istituzioni a tutti i livelli – continua la capogruppo dem – personalmente tengo molto a questo tema e sto partecipando a gruppi di lavoro nazionali tra i quali quello coordinato da Titti Di Salvo con LED, il quale ha come obiettivo quello di portare alla luce il rapporto tra occupazione femminile, gender gap, denatalità e scelta alla maternità, o alla paternità, e di proporre soluzioni che possano favorire l’incontro tra le domande delle lavoratrici e dei lavoratori, le risposte della politica e le iniziative legislative”.
“Credo che non ci si debba arrendere all’evidenza e l’emergenza coronavirus temo ci ritornerà dati ancora più pesanti. Non è solo una questione di genere ma di civiltà in un Paese europeo nel 2020. Va innanzitutto denunciata questa realtà e non darla per assodata e vanno costruite politiche ancora più capaci di sostenere le donne e gli uomini, la maternità e la paternità e le aziende trovando un modo per costruire sinergie con strumenti nuovi come la smart working che va riempito di strumenti per poter essere consolidato”, conclude Cristina Lodi.