Genova. Arrivata a Genova il 14 marzo, da Tunisi, quando ancora non era stato raggiunto il picco dell’epidemia e trasformata in meno di 10 giorni in un ospedale la Gnv Splendid ha alla fine abbandonato ponte Colombo, nel porto del capoluogo ligure, diretta a Civitavecchia.
Così dopo Costa Deliziosa, Msc Opera ed Msc Splendida, anche la “nave-ospedale”, divenuta una presenza fissa – con tanto di polemiche per l’emissione continua di scarichi e fumi – durante il periodo Covid, se n’è andata lasciando le banchine ai traghetti che, lentamente, stanno tornano a regime in vista del clou vacanziero.
Gli ultimi tre pazienti erano stati dimessi il 19 giugno, dopodiché sono iniziate le operazioni di smantellamento sanitario. Una volta bonificato e sanificato, il traghetto è stato quindi riconsegnato a Gnv che lo reimpiegherà come nave di linea.
Sulla nave-ospedale sono transitati 191 pazienti per un totale di 2.900 giorni di degenza. 14 medici, 30 infermieri, 14 operatori sanitari e 5 riservisti dell’Ordine di Malta, coordinati da Asl3, vi hanno prestato servizio. Un esperimento osservato e replicato anche all’estero ma che non ha mancato di sollevare polemiche politiche per gli alti costi di gestione.
Perché se è vero che Gnv ha affittato ad Alisa, simbolicamente, la nave per 1 euro al mese è anche vero che l’allestimento, l’esercizio, il personale e il carburante sono costati circa 400 euro al giorno a paziente e con cifre a contratto fino a 800 mila euro al mese. Tuttavia la spesa finale non è stata ancora quantificata ufficialmente.