Genova. Il sindacato Nursing Up si schiera a fianco degli infermieri con le migliori “armi” di cui dispone, ovvero le parole, la comunicazione e le concrete campagne di sensibilizzazione: con l’obiettivo di far arrivare, oggi più che mai, ad una classe politica “cieca” e ingrata, tutto il dissenso possibile per il comportamento irriguardoso nei confronti di una categoria di professionisti che tanto ha fatto durante la pandemia per difendere la salute degli italiani.
“Ed è proprio ai nostri cittadini, alla gente comune – esordisce il presidente Antonio De Palma – che gli infermieri vogliono rivolgersi, per creare un “trait d’union” tra il personale sanitario e la società civile, quelle persone per cui noi lottiamo ogni giorno nelle corsie e nelle stanze degli ospedali”.
“È assurdo che questo governo ci abbia voltato le spalle. Durante la consulta nazionale tenutasi ieri sera, è emerso che gli infermieri non possono e non vogliono aspettare i tempi del tentativo di conciliazione necessario prima di eventuali azioni di sciopero, non ce la fanno più. Per questo i colleghi di molte regioni italiane, in particolare quelle più colpite dall’emergenza sanitaria, hanno deciso di scendere nelle strade e di farlo subito. Metteranno quindi in atto i tanto annunciati flash-mob per manifestare pacificamente, ma con forza e coraggio, la difficile situazione che stiamo vivendo da mesi. Prima di essere costretti ad incrociare le braccia, gli infermieri intendono “scendere” in campo con la loro faccia, le parole e il cuore”, sbotta De Palma.
“Vogliono parlare alla gente, nella speranza di ottenere finalmente risultati concreti da parte di chi oggi ha “il potere di decidere”. Abbiamo già le date di quelli che saranno i primi numerosi flash-mob da Nord a Sud. Nursing Up sarà accanto agli infermieri, sarà la loro voce da Milano a Napoli, passando per Bologna e Roma. Insomma, gli infermieri italiani, quelli che sino ad oggi hanno fatto salti mortali per guidare fuori dall’incubo del Covid-19 migliaia di cittadini, abbracciandoli e proteggendoli con professionalità e competenza, “ora chiederanno il loro aiuto concreto”. Lo faranno pacificamente per le strade delle nostre città. Ma il loro messaggio arriverà anche alle Regioni e ai Prefetti nella loro qualità di rappresentanti del governo. Vogliamo un futuro diverso, costruito sul rispetto della dignità professionale, per una categoria, quella degli infermieri, che continuerà ad essere chiamata a combattere al “fronte” ogni volta che ce ne sarà bisogno, come fa sempre un buon soldato” conclude De Palma.
A Genova l’appuntamento è venerdì 5 giugno davanti alla prefettura alle ore 10: “Un flash mob la cui partecipazione è aperta a tutti”. L’8 giugno invece un altro evento: “Quello di lunedì 8 giugno sarà il principale tra i presidi che faremo per portare alla luce le problematiche che da anni affliggono la nostra professione – spiega Enrico Boccone responsabile regionale del Nursing Up Liguria – la nostra professione è stata riconosciuta pubblicamente durante la Fase 1 dell’emergenza come indispensabile, ma in concreto continua ad essere trattata in modo inadeguato sia per quel che riguarda la parte economica sia per quella normativa, va chiarito che la professione infermieristica va coinvolta in tutti i processi decisionali, organizzativi e gestionali della sanità.
Per l’8 giugno appuntamento alle 10 davanti al palazzo della Regione. Verrà ribadita la necessità irrinunciabile di un parziale indennizzo per tutte le enormi problematiche che la categoria infermieristica ha dovuto affrontare in questa tremenda emergenza Covid.