Genova. In Liguria gli animali d’affezione potranno essere tumulati insieme ai padroni nelle tombe o nei loculi al cimitero. È quanto prevede la nuova legge regionale in materia di cimiteri e servizi funebri approvata oggi in consiglio regionale a larghissima maggioranza (27 favorevoli e una sola astensione, quella di Alice Salvatore) essendo condivisa da centrodestra, centrosinistra e Movimento 5 Stelle.
Cani, gatti, ma anche uccellini, furetti, conigli e tutte le specie riconosciute “da compagnia” secondo le leggi vigenti (Regolamento UE 576/2013, legge 201/2010 e decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 febbraio 2003) potranno giacere insieme ai loro umani a patto però di essere cremati in un’urna separata.
In pratica si potranno seppellire o tumulare le ceneri, “su richiesta o per volontà del defunto o dei suoi eredi” e “nel rispetto dei vincoli derivanti dalla normativa comunitaria, nazioanle e regionale in materia igienico sanitaria applicabile ai sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano e agli animali di affezione”, come stabilisce la nuova legge regionale.
I costi della tumulazione dell’animale di affezione sono a carico di chi la dispone e vengono definiti dal Comune del cimitero in base alla durata della concessione residua, così come avviene per gli esseri umani.
In Liguria esisteva già una legge specifica, votata nel 2015, che aveva istituito i cimiteri per gli animali, disciplinando dunque su scala regionale la creazione di apposite aree dedicate alla loro sepoltura. Il provvedimento però incontrato due grossi ostacoli: la difficoltà di trovare facilmente spazi idonei e le ristrettezze economiche dei Comuni.
“Una proposta nata dopo aver ricevuto numerose segnalazioni – spiega Fabio Tosi del M5s, firmatario della proposta insieme a Sergio Rossetti (Pd) e Angelo Vaccarezza (Cambiamo!) – in questi anni, tantissimi cittadini mi hanno infatti chiesto se fosse possibile trovare una soluzione dignitosa alla tumulazione dei loro amici a quattro o due zampe. Approvare questo iter è stato certamente un gesto di grande civiltà e sensibilità, e permette a chi ha condiviso la propria esistenza con un animale d’affezione di dare loro una sepoltura che li faccia sentire ancora vicini alla famiglia”.