Sfogo

Il sindaco di Sant’Olcese: “Noi, beffati dall’alluvione di giugno e da un’allerta declassata”

Armando Sanna scrive alla Regione chiedendo più fondi e attenzione per la viabilità e il dissesto idrogeologico dell'entroterra

Frana Sp2 Stella

Genova. Riceviamo e pubblichiamo la lettera del sindaco di Sant’Olcese, Armando Sanna, alla luce dell’evento alluvionale della notte tra il 7 e l’8 giugno.

“Questa inedita alluvione di giugno oltre allo sconforto di una inaspettata notte passata sotto il diluvio dove sindaco, amministratori, volontari affondavano i piedi nel fango cercando di capire cosa stesse succedendo, ci ha lasciato una pesante eredità in termini di danni economici. Dalle prime stime, serviranno infatti circa 100mila euro per riparare le nostre strade comunali dopo questo evento. Cifra che si va tristemente a sommare a quelle, certificate e mai incassate, degli eventi alluvionali di ottobre e novembre 2019: 50 mila euro di lavori già eseguiti in somma urgenza, inseriti dalla protezione civile regionale in un riparto fondi che giace da mesi a Roma, più altri 170mila euro circa di lavori urgenti, debitamente riportati nelle schede che da quasi un anno sono state inviate alla Regione ma che ancora non hanno avuto la benché minima risposta.

Lavori, che se la Regione e lo Stato ci avessero supportato, forse avrebbero evitato parte di questi nuovi danni, perché avrebbero inaugurato una stagione nuova che mettesse davanti la prevenzione.

Ora invece siamo a contare danni su danni. E l’autunno di questo sfortunato 2020 deve ancora arrivare, con la Regione che già ci comunica il fatto di arrangiarci, non riconoscendo al momento come evento alluvionale ciò che è accaduto tra domenica e lunedì nella nostra valle, sempre più in ginocchio e dimenticata, bistrattata anche da un declassamento dell’allerta a pochi minuti dall’evento che ci ha colpiti e che ci poteva mettere a rischio, veicolando un messaggio sbagliato e poco conservativo, la salute dei nostri cittadini. Noi siamo i primi a prenderci le nostre responsabilità. In qualche modo, oltre a spalare il fango, ci attiveremo per reperire i fondi necessari, indebitando ancora una volta l’ente e i nostri cittadini. Ma vorremmo vedere una Regione diversa, che non parli nei propri provvedimenti solo di barche, spiagge e seconde case.

Esiste altro: servono soldi per migliorare le strade comunali e i sentieri che cedono non per incuria ma per mancanza di fondi ai Comuni, non esaltare solo le grandiose ricostruzioni; servono fondi per il dissesto e la manutenzione dei torrenti, che fanno enormi danni anche nell’entroterra, danni che non vengono ripristinati in pochi mesi in diretta tv come accade altrove, mentre qui arrivano pochi spiccioli (neanche 7000 euro per il 2020).

Serve soprattutto una regia vera e un disegno ad ampio respiro che, a oggi, è completamente assente. Tanto per essere chiari. Non ne facciamo una questione di colore politico. Ma visto che le elezioni sono alle porte vediamo chi riuscirà a fare proprio questo nuovo modo di ragionare, a trasformarlo prima in promesse e poi in fatti. Noi siamo qui, il telefono sempre acceso e l’occhio sempre vigile, per dare il nostro contributo di idee e di progettualità”.

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