Calcio e virus

Il “Protocollo Attuativo” cancella le attività estive delle società dilettantistiche

Pro Pontedecimo, Bogliasco e Athletic Liberi guidano l’ondata di delusione delle società locali

campo sintetico

Sono diverse le società liguri e genovesi in particolare che hanno deciso di rimandare o addirittura annullare i camp estivi dedicati ai giovani a causa del “Protocollo Attuativo” che costringe le società dilettantistiche a misure restrittive per contenere il Covid 19.

Fra i club che guidano la “protesta pacifica”, ovvero una rinuncia, c’è il Bogliasco: “Applicando criteri di buon senso abbiamo ritenuto che i requisiti stabiliti non debbano essere tenuti in considerazione per la programmazione delle attività della prossima stagione sportiva, altrimenti dovremmo già adesso alzare bandiera bianca, sia per motivi di sostenibilità economica e sia soprattutto per le modalità con cui si dovrebbero svolgere le attività sul campo, che poco avrebbero a che fare con il nostro amato sport dal punto di vista tecnico e di socializzazione dei ragazzi”.

In buona sostanza la società biancorossa dice che o si allenteranno le misure, o molte società non potranno sostenerne costi sia economici che umani.

Decisamente più diretto e “duro” il comunicato dell’Athletic Liberi: “Avremmo voluto organizzare stage estivi e ritiri precampionato. – dice il presidente Sergio Imperato – Abbiamo atteso con fiducia che FIGC e Settore Giovanile e Scolastico ci fornissero le indicazioni per far riprendere ai nostri ragazzi lo sport che più amiamo. Ci hanno tradito elaborando un documento che ci rende di fatto impossibile organizzare una qualsiasi attività che abbia attinenza col gioco del calcio. Ancora una volta ha prevalso una logica pilatesca volta a scaricare sulle nostre spalle oneri e responsabilità per praticare, oltretutto, un surrogato del gioco del calcio, che non può che infastidire e annoiare i ragazzi e impegnare oltre ogni limite le persone preposte alla attività. Chiediamo scusa per non essere in grado di offrire ai nostri ragazzi una proposta decente e ci vergogniamo di chiedervi di portare i vostri figli a giocare ai giardini.”

Infine la Pro Pontedecimo prova a proporre un tavolo: “Sono stati tre mesi difficili ed è arrivato da pochi giorni un protocollo di sicurezza pieno di punti di impossibile attuazione – dicono i granata – Ci siamo fatti promotori di un “tavolo” di tutti i presidenti per analizzare la situazione e capire come poter andare avanti e riprendere prima possibile le attività. La sicurezza dei nostri ragazzi e bambini assieme al riuscire a garantire la ripresa delle attività è la nostra priorità assoluta.

Per questi motivi, assieme a tutte le in certezze normative ancora in essere, ci è impossibile poter svolgere il nostro tradizionale Camp Granata per quest’anno. Ci dispiace moltissimo perché è sempre stato parte fondante della nostra attività, ma quest’anno sarebbe impossibile garantire, scrupolosamente e con serietà, il rispetto delle regole e la certezza della sicurezza. Stiamo lavorando per partire alla grande a settembre e per preparare il Camp Granata 2021 come il migliore di sempre”.

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