Niente da fare

Il Genoa regge un tempo, poi la Juventus dilaga: finisce 1-3risultati

La Juventus è troppo forte su tutti i frangenti e segna tre gol bellissimi

Genoa-Juventus

Genova. Il Genoa regge l’assalto della Juventus per un tempo. Perin ha tenuto a galla i suoi per i primi 45 minuti con almeno cinque parate decisive, ma alla fine la Juventus fa valere il maggior tasso tecnico e una condizione fisica migliore dei rossoblù segnando due reti con Dybala e Ronaldo a inizio ripresa che spianano la strada per la vittoria. La ciliegina sulla torta bianconera la mette Douglas Costa con una pennellata che si insacca all’incrocio. A nulla vale il gol della bandiera di Pinamonti. Finisce 1-3. Il Genoa, senza la spinta del pubblico, non riesce a replicare i successi dell’anno scorso contro i bianconeri. Non era certo questa la partita in cui fare punti, ma i rossoblù hanno dato qualche buon segnale solo quando il risultato era ormai largamente deciso e con l’ingresso di Sanabria a vivacizzare un reparto offensivo che fa molta fatica.

Primo tempo. Un 3-5-2 per Nicola, che inserisce Berhami dal primo minuto a fare da filtro in un centrocampo completato da Schone e Sturaro, con Ghiglione e Cassata sulle fasce. La coppia d’attacco è Pinamonti-Favilli. Dietro torna Masiello. La Juventus si presenta con un tridente formato da Bernardeschi, Dybala e Ronaldo.

Si parte con il Grifone che potrebbe sfruttare sin dall’inizio un paio di ripartenze, ma si perde in passaggi errati o situazioni in cui dalle fasce non arriva il giusto supporto all’azione d’attacco. La Juve cresce e si finisce per giocare solo nella metà campo rossoblù. Perin è chiamato all’intervento in ben sei occasioni pericolose: al 12′ interviene respingendo con il ginocchio un sinistro di Bernardeschi, un minuto dopo devia in angolo un tiro potente di Ronaldo dalla distanza dopo un errore di Schone. Ancora il portoghese ci prova non appena ha spazio al 17′: stavolta Perin si salva in due tempi. L’estremo difensore rossoblù non si fa sorprendere da un tiro-cross di Bernardeschi da posizione defilata (28′) e salva tutto al 35′ su un colpo di testa ravvicinato di Rabiot su cross di Quadrado, che riesce a saltare su Ghiglione. L’esterno rossoblù pensa più a coprire che a spingere, ma mostra ancora diverse carenze in fase difensiva. L’intervento più difficile del primo tempo è però quello del 43′ ancora su Ronaldo che aveva bruciato Masiello sullo scatto: destro potente e Perin che devia d’istinto sopra la traversa con la manona.

Il Genoa rialza la testa dopo una lunga apnea proprio nel finale, con un diagonale di Favilli che però era in fuorigioco e un calcio d’angolo non sfruttato pienamente.

Secondo tempo. Si riparte con due cambi per il Genoa: fuori Schone (già ammonito e non in partita) e Favilli, dentro Lerager e Sanabria. I due sembrano dare più dinamismo alla manovra, ma il fortino rossoblù capitola al 50′: Dybala riesce a fare ciò che vuole accentrandosi in area di rigore, a Masiello e Behrami manca il passo per contrastarne la rapidità di esecuzione e l’argentino non perdona con un sinistro che si insacca nell’angolino nonostante Perin intuisca.

Il Genoa accusa il colpo, la Juventus torna a spingere: al 55′ cross di Quadrado e Rabiot ancora di testa nel cuore dell’area spedisce la palla a fil di palo. Il raddoppio arriva al 57′ con Ronaldo che stavolta non trova l’opposizione di Perin: il numero 7 scaglia una botta di rara potenza in corsa col destro dai 25 metri che è troppo veloce anche per il portiere rossoblù.

Uno spento Ghiglione lascia il posto a Barreca (62′).

La Juve fa circolazione rapida di palla, il Genoa insegue e arranca e ha voglia Perin a sgolarsi per incitare i suoi. Mancano i movimenti per creare spazi, manca l’uomo in grado di dribblare, manca la punta che tiene palla. Solo Sanabria è riuscito a dare un po’ di vivacità alla manovra.

Arriva quasi per caso l’occasione che fa guadagnare un corner ai rossoblù: Sanabria ci prova con un destro secco e Szczesny devia in angolo (76′). Sugli sviluppi ecco la rete della bandiera con Pinamonti che fa il suo dovere: raccoglie in area, si libera di Quadrado e trafigge Szczesny con un bel tiro che si insacca sotto la traversa. Nicola butta dentro Pandev per Cassata. La Juventus concede qualcosina in più, ma gli sforzi non danno frutti, nonostante un errore in retropassaggio di Quadrado che costringe il portiere bianconero agli straordinari senza che nessun rossoblù riesca a intervenire (85′), anzi è Higuain a provarci in diagonale con Perin ancora una volta pronto a bloccare (88′).

Ora occorrerà stare a vedere la partita di domani tra Lecce e Sampdoria per capire come si evolverà la lotta per la salvezza.

 

Genoa-Juventus 1-3

Reti: 50′ Dybala; 57′ Ronaldo; 73′ Costa; 76′ Pinamonti

Genoa: Perin, Romero, Soumaoro, Masiello, Ghiglione (62′ Barreca), Behrami, Schone (46′ Lerager), Sturaro (75′ Biraschi), Cassata (77′ Pandev), Pinamonti, Favilli (46′ Sanabria).

A disposizione: Marchetti, Radaelli, Zapata, Goldaniga, Falque, Jagiello, Destro.

Allenatore: Nicola

Juventus: Szczesny, Quadrado, De Ligt, Bonucci, Danilo, Betancur, Pjanic (74′ Ramsey), Rabiot (83′ Matuidi), Bernardeschi (66′ Douglas Costa), Ronaldo (74′ Higuain), Dybala (83′ Olivieri).

A disposizione: Pinsoglio, Buffon, Matuidi, Rugani, Olivieri, Muratore, Wesley.

Allenatore: Sarri

Arbitro: Calvarese di Teramo

Ammoniti: Favilli, Schone, Sturaro, Cassata, Masiello (G); Bonucci (J)

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