Genova. Il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, torna ad aprire le porte ai matrimoni dopo lo stop imposta dall’emergenza sanitaria.
Il ritorno nella sede più affascinante prevede anche la partecipazione di una ventina di invitati. Un segnale importante di ritorno alla normalità che passa anche attraverso questo tipo di cerimonie che per diverso tempo erano state vietate per evitare gli assembramenti.
“Durante il lockdown avevamo celebrato cinque matrimoni – ha spiegato all’Ansa il vicesindaco di Genova, Stefano Balleari, che ha la delega ai servizi civici – ma oggi ripartiamo con un matrimonio con la presenza di persone che è un passo avanti verso una normalità che tutti auspicavamo”. Un cerimonia che ha comunque dovuto fare i conti con tutte le misure di sicurezza, dall’obbligo di mascherina al passaggio sotto il termoscanner all’ingresso di Palazzo Tursi per sposi e invitati, fino ai posti contingentati all’interno del salone. E senza gli abbracci per gli sposi che si sono baciati ‘con mascherina’.