Genova. Sono già oltre 5000 i metri quadri di dehors “extra”, concessi gratuitamente dal Comune ai bar e ristoranti per consentire loro di avere più spazio e garantire così il distanziamento sociale senza perdere troppi posti e quindi troppi clienti. Gli uffici comunali del settore Commercio, alla fine della scorsa settimana, avevano smaltito 727 domande e autorizzato 580 dehors, con una risposta positiva a circa l’80% delle richieste.
In poche settimane quindi si è moltiplicata a livello quasi esponenziale la possibilità per i pubblici esercizi, alle prese comunque con una contrazione della clientela (genovesi e turisti ancora non sono certo tornati a livelli pre-lockdown) e quindi dei consumi. Ma c’è chi inizia a lamentarsi del fatto che, in alcuni casi, lo spazio destinato a sedie, tavolini e ombrelloni sia a discapito del resto della cittadinanza. In particolare laddove i dehors sorgono al posto di parcheggi auto e moto (aree blu o parcheggi bianchi).
Ma se la domanda di costoro è: “Il Comune lo può fare?”, la risposta è “Sì, può”. L’assessore al Commercio Paola Bordilli però chiarisce: “Gli uffici tecnici chiedono un parere alla polizia locale e in alcuni casi all’ufficio mobilità, la logica è stata quella della velocità e del buon senso, naturalmente non toglieremo spazio ad auto e moto laddove ci sia una cronica carenza di posti”. Alcune delle segnalazioni giunte in redazione riguardano in particolare i quartieri di Albaro e della Foce. “Dove però recentemente si sono ricavati 300 nuovi posti auto in piazzale Kennedy”, ricorda Bordilli.
Ogni dehor, a parte i casi di aree pedonali dove il problema non si pone o è limitato alla convivenza tra vari locali e pedoni, viene concesso in base a valutazioni puntuali. Anche perché le tipologie di locali sono diverse. “Ci sono casi in cui un locale ha bisogno dello spazio solo al mattino, per colazioni, o alla sera, per i drink, e allora il dehor può essere a ore, per non sacrificare troppi parcheggi o spazio pubblico”, spiega l’assessore comunale.
Fino a oggi palazzo Tursi ha cercato di rilasciare i permessi nel minore tempo possibile ma non è escluso che, adesso che le domande sembrano essersi stabilizzate, ci saranno ulteriori valutazioni per limare situazioni di criticità o per concedere, di contro, ulteriore spazio ove sia possibile.