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Dall’inversione di marcia al picnic, tutte le cose che non potete fare in autostrada (anche se c’è coda)

Per chi torna indietro è prevista (almeno) una multa da quasi 80 euro che scatta automaticamente al casello. Ma la lista delle imprudenze è lunga

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Genova. Lo spunto ce lo dà un post di Carlo Rinaldi sul gruppo Facebook Viabilità Genova. Uno dei moltissimi automobilisti rimasti bloccati in autostrada nell’ennesima giornata di ordinaria follia per le chiusure prolungate delle gallerie. Con tanto di foto dello scontrino emesso dal casello, ha denunciato di essere stato multato per aver fatto inversione a U, “come me tanti ovviamente”, per un totale di quasi 80 euro.

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Ebbene sì, fare inversione di marcia in autostrada resta vietatissimo dal codice della strada. Ed è sanzionabile anche in assenza di agenti che accertano la violazione, visto che ad ogni entrata e uscita la propria targa viene letta dalle telecamere e il sistema capisce benissimo se qualcuno ha fatto il furbo. Quindi, a meno che non sia la polizia stradale a suggerire di tornare indietro (è successo stamattina a Ronco Scrivia dove la A7 era chiusa e il casello era intasato dai mezzi pesanti), non esponetevi al rischio.

L’inversione di marcia in autostrada è quasi l’infrazione per eccellenza, punita con la revoca della patente, la decurtazione di 10 punti, il fermo amministrativo del veicolo per tre mesi e la confisca in caso di recidiva nell’ultimo biennio. In questi giorni di vero delirio, però, se ne sono viste di tutti i colori grazie anche alla precisa documentazione social prodotta dagli stessi utenti rimasti imbottigliati. Ed è bene ricordare che la legge e il buonsenso valgono anche in presenza di code chilometriche.

Nel video pubblicato da Il Mugugno Genovese, ad esempio, un autista che percorre la A26 in direzione Nord la scorsa domenica trova di fronte a sé tutte le auto ferme in direzione opposta sulla stessa carreggiata (l’altra è chiusa per lavori) a causa di un incidente avvenuto nei pressi di Voltri. Fuori fa caldo, la fila non si muove. E allora si spegne il motore, si stacca l’aria condizionata e si prova a guadagnare l’aria aperta.

Durante il tragitto si vedono persone a piedi fuori dalle vetture, gente che passeggia sulla carreggiata in compagnia del cane e anche in questo caso una macchina che fa inversione di marcia nonostante il traffico continui a scorrere nell’altra corsia. “Prima c’era uno che attraversava”, racconta una voce femminile fuori campo.

Nel corso del weekend alcuni hanno segnalato addirittura passeggeri organizzati con sedie a sdraio, dediti a improvvisati pic-nic sull’asfalto. Inutile rimarcare che si tratta di comportamenti illegali ma soprattutto pericolosi, specialmente quando in direzione opposta marciano auto e camion a velocità non sempre moderata. Dal veicolo si può scendere solo in caso di emergenza e posizionando l’apposito triangolo, oppure in un’area di servizio o in una piazzola di sosta.

Ben più grave l’abitudine di alcuni motociclisti che superano la coda viaggiando sulla corsia centrale, spesso chiusa proprio per ragioni di sicurezza. Anche in questo caso si rischia di dover pagare una multa piuttosto salata: basta finire nello specchietto di un’auto della polizia stradale e la giornata è bella che rovinata.

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