L'appello

Coronavirus, Pastorino: “Mantere le terapie intensive create durante l’emergenza, sono vitali per altre malattie”

Potrebbero costituire anche un supporto per smaltire la coda degli interventi posticipati per l'emergenza sanitaria

Terapia Intensiva ospedale San Paolo savona coronavirus

Genova. Mantenere i posti letto di terapia intensiva, creati al Policlinico San Martino durante l’emergenza covid, per dare maggiore impulso agli interventi chirurgici su malati oncologici, cardiologici o affetti da patologie gravi.

È la richiesta del capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino, vicepresidente della commissione sanità. «Questa mattina abbiamo scritto dal commissario straordinario di Alisa Locatelli e al direttore generale Ucci, esprimendo tutte le nostre preoccupazioni: le liste di attesa si sono allungate a causa dell’emergenza sanitaria. In una fase di progressivo ritorno alla normalità, questi interventi devono accelerare –spiega Pastorino -. Il presupposto, però, è avere posti sufficienti in terapia intensiva per gestire il decorso dell’operazione. Per questo chiediamo siano mantenuti quelli in più, creati durante l’emergenza covid. In questo modo potremmo ridurre i tempi di attesa degli interventi e agevolare l’iter successivo. Se invece fossero smantellati, la situazione sarà destinata aggravarsi ulteriormente».

«Riteniamo che il San Martino sia nelle condizioni di poterlo fare, a patto di investire sul personale e di impiegare le ultime tecnologie acquisite durante il covid. –spiega Pastorino -. Purtroppo alcuni pazienti non ce l’hanno fatta, non hanno avuto il tempo di arrivare ad oggi. A maggior ragione bisogna fare presto: dobbiamo impegnare al massimo le energie disponibili per tutelare e garantire chi ha ancora bisogno di questi interventi particolarmente impegnativi. Si tratta di esigenze urgenti e drammatiche, i malati non possono più aspettare. Bisogna recuperare l’operatività pregressa, colmando il ritardo maturato a causa della fase emergenziale»

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