Si boccheggia

Consiglio comunale rovente e non solo per la mozione su Multedo: aria condizionata ko

Di fronte alle rimostranze dei consiglieri il presidente Piana ha consentito agli uomini di togliere la giacca, in eccezione al regolamento

Generica

Genova. Consiglio comunale “caldo” a palazzo Tursi e non solo per gli argomenti all’ordine del giorno. A causa di un guasto all’impianto di aerazione e condizionamento la temperatura in aula rossa è vicina ai 40 gradi tanto che il presidente del consiglio Alessio Piana ha consentito ai presenti di togliere la giacca e restare in camicia. Il regolamento del consiglio, infatti, impone l’uso della giacca e della cravatta ai consiglieri.

Le consigliere avevano già eliminato uno strato restando in maniche corte, tra i banchi anche alcuni ventagli. Il problema è stato sollevato da una mozione d’ordine di Mauro Avvenente (Italia Viva) che ha chiesto “un modo per refrigerare l’aria e permettere lo svolgimento dei lavori”.

Il presidente del consiglio Piana ha spiegato che gli uffici tecnici sono già stati avvertiti della questione e che l’assenza di aria condizionata non è legata alla questione Covid.

Più fortunati i consiglieri che, sfruttando la modalità mista in presenza e da remoto del consiglio, sono rimasti a casa. A questo proposito la versione “mista” del consiglio comunale dovrebbe poter essere rivista a partire dalla prossima settimana, ma non ci sono ancora certezze sulla possibilità di riaprire le aule per consigli e commissioni comprendendo anche pubblico e auditi.

leggi anche
Generica
Articoli
Inno d’Italia e cravatta obbligatoria ma anche norme per sveltire il dibattito: ecco il nuovo regolamento del consiglio comunale
Generica
Ponente
Multedo, approvato il progetto per la nuova piscina Nico Sapio: ecco come diventerà

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.