Genova. La pazienza dei cittadini è finita: le ore perse in coda in autostrada tutti i giorni, o nel traffico della provinciale congestionata tra frane e semafori hanno raggiunto il limite di sopportazione. E lo hanno superato, soprattutto visto che la situazione con ogni probabilità non migliorerà nei prossimi mesi. Almeno.
E così i residenti della Valle Stura si sono organizzati spontaneamente, attraverso il tam tam di chat e social network, per darsi appuntamento sabato 4 luglio dalle ore 9, nei pressi della rotonda all’altezza del casello di Masone per un presidio di protesta. “Sarà una manifestazione statica, pacifica e, ci teniamo a sottolinearlo, completamente apartitica – spiega Fabio Pastorino, uno dei promotori – vogliamo ribadire ancora una volta quello che stiamo passando, e che non ne possiamo più”.
Sì, perchè come abbiamo raccontato più volte anche su queste pagine, da ottobre, con l’alluvione autunnale è iniziato il calvario di questa vallata, tra smottamenti, strade chiuse e criticità a non finire: “Ci sono frane non risolte da quel giorno sulle principali strade della valle – spiega Pastorino – a cui si è aggiunto il crollo della volta della Bertè sulla A26, che ha imposto le limitazioni al traffico, peggiorate dai restringimenti dovuti allo stato di salute dei viadotti. Nel frattempo, il servizio di trasporto pubblico, già non sufficiente, non è stato potenziato, anzi. Senza poi contare la sicurezza, azzerata dal continuo transito di mezzi pesanti sulle strette provinciali, e la lontananza del primo pronto soccorso”. Insomma, il vaso è colmo: il tempo della pazienza è finito.