Strategia

Caos autostrade, il piano anti ingorghi non arriva ma Toti smorza i toni: “Nessun ultimatum”

La Regione aveva chiesto un nuovo piano "entro 48 ore" durante il vertice di lunedì sera

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Genova. “Non si fa un ultimatum tra enti pubblici, non è un tema risolvibile in tre ore”. Il presidente Giovanni Toti getta acqua sul fuoco. Il piano di Autostrade e ministero dei trasporti per evitare il caos sulla rete ligure non è arrivato “entro 48 ore“, così come una nota ufficiale della Regione chiedeva al termine del vertice allargato di lunedì sera. Un vero e proprio ultimatum su cui ora il governatore smorza i toni per evitare di andare allo scontro.

“Nessuna novità”, risponde Toti in conferenza stampa. In giornata i tecnici del ministero e quelli della concessionaria si sono confrontati per mettere a punto i dettagli di quella che dovrebbe rappresentare una tregua, un compromesso tra la sicurezza prioritaria per il Governo e le esigenze di chi ogni giorno “non sa se troverà le gallerie chiuse o aperte”, ha rimarcato ancora Toti durante la giornata.

L’obiettivo, anticipato due giorni fa dal sottosegretario Roberto Traversi che si era impegnato a fornire un nuovo piano “in tempi brevi”, è dilazionare le ispezioni fino al 30 settembre concentrando nel mese di giugno solo quelle ritenute più urgenti. Allo stesso modo Autostrade ha chiesto al Mit di poter riaprire le 39 gallerie ancora chiuse, una volta constatato che non ci sono gravi problemi di sicurezza. E poi, accelerare subito su quei cantieri rimasti in sospeso, come la frana tra Arenzano e Varazze sulla A10 su cui nelle prossime ore riprenderanno i lavori con conseguente inevitabile scambio di carreggiata e prevedibili serpentoni di auto e camion.

Insomma, la strategia della Regione adesso è meno politica e più pragmatica. L’obiettivo è avere quel piano operativo il prima possibile, anche perché le pressioni sono forti anche sugli enti locali in un clima che si surriscalda dal punto di vista elettorale.

“So che si sta lavorando a un piano, so che ci sono confronti tra Autostrade e ministero, ci sentiamo quotidianamente per limitare i disagi, insistiamo sul fatto che vada rivisto quel piano ma non sarà un tema né delle prossime due ore né delle prossime 48 ore”, precisa Toti. Le risposte attese, dunque, potrebbero arrivare anche più tardi di domani.

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