Primo round

Cantieri autostradali e collaudo del nuovo ponte, le risposte del Mit ai sindaci rinviate di 24 ore

Anci giudica positivo l'incontro in videoconferenza con i vertici del ministero: "Domani sera contiamo di avere le risposte che attendiamo"

cantieri autostrade

Genova. L’incontro dei sindaci liguri con il Mit sono diventati due. Il fatto che la ministro delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli non potesse garantire la propria presenza per impegni a palazzo Chigi si è rivelato un a tout importante. Perché Anci ha chiesto un nuovo incontro già domani sera alle 19, al quale, si spera, verranno fornite le risposte attese, senza possibili alibi.

Nel pomeriggio, in videoconferenza, c’erano i vertici tecnici, Felice Morisco (vigilanza autostradale), Placido Migliorino (piano interventi Liguria) e Mauro Antonelli, capo di gabinetto della ministra.

“La videoconferenza è stata utile – ha detto Marco Bucci durante il quotidiano punto stampa in Regione – a presentare le nostre istanze, crediamo che siano state capite e che domani potremo avere delle risposte”. Il presidente di Anci Liguria e sindaco di Genova ha chiesto che, a partire dal 10 luglio, vengano lasciate due corsie libere per ogni carreggiata nella regione, aperte dalle 6 alle 22, con lavori di ispezione nelle ore notturne; che i lavori sulle strade statali avvengano in maniera sincronizzata con quelli sulle autostrade e che ci sia più dialogo tra Anas e i concessionari, per non creare blocchi totali alla circolazione come è avvenuto nei giorni scorsi sull’Aurelia nel Levante genovese.

Infine, ha chiesto di sapere chi farà l’ispezione di viabilità sul ponte Morandi, per scongiurare che il viadotto, pronto a fine luglio, non possa poi essere aperto. “Sarebbe una brutta figura nei confronti del mondo intero”, ha detto Bucci. Inoltre, il presidente ha chiesto che venga imposta ad Autostrade l’assunzione di personale per eseguire i lavori contemporaneamente su più cantieri secondo un project planning rigoroso, e una revisione, ove possibile, di vecchie norme come la direttiva del ’67 che obbliga ai controlli sulle gallerie ogni 3 mesi.

Non solo Genova. Il presidente della Provincia della Spezia Pierluigi Peracchini ha sottolineato come tutti i sindaci spezzini abbiano chiesto l’esenzione del pagamento del pedaggio autostradale a fronte dei blocchi autostradali. Il coordinatore dei Piccoli comuni di Anci Liguria Enrico Piccardo, sindaco di Masone, ha esposto l’isolamento in cui versa La Valle Stura, soprattutto nei collegamenti con il Piemonte, a causa della frana del Gnocchetto. Il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio ha denunciato il cantiere fermo dell’Aurelia bis, il mancato raddoppio della linea ferroviaria, il blocco delle Funivie spa e, come Autorità di Sistema Portuale, la necessità di ripristinare la viabilità ora che la piattaforma di Vado Ligure sta entrando a pieno ritmo. Il coordinatore della commissione Trasporti e viabilità di Anci Liguria Simone Franceschi, sindaco di Vobbia, ha esposto le difficoltà sulla A7 e sul viadotto Scrivia. Il presidente della Provincia di Imperia Domenico Abbo ha sottolineato le difficoltà del Ponente ligure e chiesto il potenziamento del trasporto su ferro.

“I dirigenti del Mit hanno recepito le istanze avanzate dalla comunità dei sindaci liguri e si sono fatti carico di lavorare affinché nell’incontro di domani la ministra Paola De Micheli possa dare risposte esaustive e positive”, dice il direttore generale di Anci Liguria Pierluuigi Vinai. “E’ comunque la prima volta che si ha una riunione con la rappresentanza di tutto il territorio e di tutti gli amministratori, io credo sia un importante segnale politico e istituzionale, poi vedremo se arriveranno risposte chiare e precise”.

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