Genova. È già caos sulle autostrade della Liguria. E nel weekend la situazione sarà ancora peggiore, stando alle previsioni della stessa società Autostrade. Saranno ben 66 infatti i cantieri attivi sulla rete tra sabato e domenica, con effetti che si preannunciano molto impattanti sull’afflusso di turisti.
A fissare cantieri non-stop è proprio il piano di lavoro predisposto da Autostrade per l’Italia per completare entro il 30 giugno la prima fase delle ispezioni e degli interventi di manutenzione sulle gallerie della rete ligure. In particolare tra sabato e domenica sono previsti 14 cantieri in A7, 13 cantieri in A12, 20 cantieri in A10 e 19 cantieri in A26 (nel tratto a sud della Predosa-Bettole).
La conseguenza è che i tempi di attraversamento potranno dilatarsi a dismisura. I tratti più esposti alle code saranno la A26 tra Ovada e l’allacciamento con la A10 in direzione Genova, la A7 tra Busalla e Genova Ovest, la A12 tra l’allacciamento con la A7 e Rapallo, verso Levante. E dal primo pomeriggio di domenica sarà incubo code in direzione opposta, anche sulla A10 tra Varazze e l’allacciamento con la A26.
Il “piano di intervento” predisposto da Autostrade prevede presidi lungo le tratte da parte del personale di Aspi per il monitoraggio e l’assistenza in caso di code molte lunghe, comunicazione all’utenza con informazioni preventive e in tempo reale e individuazione di itinerari alternativi attraverso la viabilità ordinaria o altre tratte autostradali.
Intanto prosegue l’attività di controllo delle 285 gallerie gestite da Aspi. Il nuovo piano prevede il raddoppio di uomini e mezzi finora disponibili sul campo: sono circa 800 infatti le maestranze impegnate nelle attività di monitoraggio e manutenzione dei fornici, oltre a una task force di 150 tecnici specializzati. I lavoratori, ripartiti tra 10 diverse società appaltatrici, hanno raggiunto in questi giorni la Liguria spostandosi da altri cantieri presenti in tutta Italia. Sono passate da 80 a 162 le piattaforme elevatrici, mentre è stata duplicata la disponibilità dei mezzi “jumbo” per le chiodature.