Genova. Trenta verbali in poche ore. Questo il risultato della ripresa dei controlli anti evasione a bordo dei mezzi di Atp Esercizio, dopo che l’attività ispettiva nel corso delle precedenti fasi pandemiche si era limitata – per ragioni di sicurezza – a verifiche presso le fermate e i capolinea.
Due squadre di agenti verificatori agiranno anche nel fine settimana. Poi si procederà anche una serie di verifiche massive, per cercare di abbattere il fenomeno dell’evasione, che fa perdere ogni anno all’azienda tra il 10 e il 15 per cento di potenziale fatturato da vendita di permessi di viaggio.
È forte l’impressione, secondo l’azienda, che durante il lockdown sia aumentata la percentuale di passeggeri che hanno viaggiato privi del documento di viaggio e indirettamente i primi riscontri sembrano avvalorare questa ipotesi: “La maggioranza di chi viaggia a bordo ha il biglietto o l’abbonamento; ma nei giorni scorsi in poche ore di controlli abbiamo fatto ben 30 verbali ad altrettanti passeggeri senza biglietto – dice Andrea Geminiani, coordinatore generale di Atp Esercizio – si tratta di un numero elevato, che conferma la necessità di tornare a fare verifiche”.
In questa fase pandemica c’è l’obbligo di salire a bordo con il biglietto già timbrato o vidimato a penna, laddove non ci sia la possibilità di utilizzare l’obliteratrice. Atp ricorda che, a bordo degli autobus, i passeggeri devono indossare necessariamente una mascherina per la protezione del naso e della bocca. Si ricorda anche che attualmente è sospesa la vendita di biglietti a bordo.
Anche Claudio Garbarino, consigliere delegato ai Trasporti della Città Metropolitana, ha voluto essere presente alla giornata in cui si è aperta l’attività di controllo intensivo: “Atp e Città Metropolitana stanno investendo molto, in risorse e professionalità, per offrire un servizio sempre migliore e a tariffe che sono ferme da oltre 5 anni. Per questo è fondamentale che tutti paghino e che l’evasione venga contrastata”.
Le sanzioni vanno da un minimo di 60 euro se il pagamento avviene entro 5 giorni dalla notifica fino a 90 euro per il pagamento entro 60 giorni; trascorsi inutilmente anche questo termine verranno attivate le procedure di riscossione per l’importo di 280 euro oltre spese e interessi.