Genova. Continua il braccio di ferro tra i lavoratori e i vertici aziendali di Arcelor Mittal sul destino degli impianti siderurgici italiani dell’ex Ilva. Oggetto del contendere il piano industriale presentato dall’azienda (ma non ancora ufficialmente ai sindacati) che prevederebbe decine di esuberi. Per questo motivo le maestranze hanno proclamato un nuovo sciopero.
“Le segreterie nazionali di Fim Fiom Uilm, insieme alle strutture territoriali e alle RSU del gruppo arcelor ex Ilva – si legge in un comunicato stampa congiunto – ritengono inaccettabile piano industriale presentato da arcelormittal a governo in data 5 giugno 2020 non ancora ufficializzato alle organizzazioni sindacali contenenti esuberi all’interno dei vari siti”.
“Rivendicano con forza la piena occupazione, investimenti e risanamento ambientale – scrivono – oggetto dell’accordo sindacale del 6 settembre 2018. Ritengono ancora più grave che le decisioni dell’azienda si basino su un accordo tra la stessa Arcelor Mittal e il governo siglato nella scorso mese di marzo ma a tutt’oggi a noi sconosciuto. Per quanto emerso dichiarano in concomitanza con incontro tra le segreterie nazionale e il ministero Patuanelli 24 ore di sciopero delle ore 7 del 9 giugno 2020 in tutti gli stabilimenti del gruppo”