Genova. Intercettazioni telefoniche ed ambientali, telecamere occultate e appostamenti per sgominare una rete di spacciatori di cocaina e crack che avevano preso il controllo della zona tra via Pré, via del Campo e la Maddalena. Le indagini condotte dai carabinieri del Comando Genova Centro del maggiore Michele Zitiello, coordinati dal comando provinciale e dalla Procura di Genova, e ha portato all’esecuzione di 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 4 arresti in flagranza. Gli arresti sono scattati all’alba di oggi.
Tutti i fermati (12 a Genova, altri 2 a Torino e a Vercelli) sono di origini senegalesi, arrivati in Italia irregolarmente o come richiedenti asilo. Per la loro attività utilizzavano appartamenti intestati a residenti fittizi e trasformati in laboratori dove confezionare la droga e preparare il crack. Altra base erano alcuni esercizi commerciali, usati come punti di appoggio dove tenere tanto la droga quanto il denaro.
“Questa attività ha consentito di eseguire una serie di misure cautelari che vanno oltre l’arresto in flagranza – ha spiegato il procuratore aggiunto Francesco Pinto, titolare del fascicolo insieme al pm Francesca Rombolà – Le indagini attente dei carabinieri hanno consentito di non fermarsi al dato superficiale, ma di approfondire una rete che faceva capo a un’organizzazione di cittadini senegalesi che avevano diversi appoggi nei vicoli, immobili ed esercizi commerciali dove “imboscavano” la droga e i soldi”.
Proprio la disponibilità degli immobili nella fitta rete dei vicoli è per la procura un elemento che va tenuto sotto controllo, ma non è questo compito della Procura né delle forze dell’ordine. Per la Procura sul punto resta fondamentale la collaborazione con Prefettura e Comune di Genova.