Genova. Sarà un’app a dirci quanti posti sono occupati su una spiaggia libera, e forse potremo anche prenotare il nostro prima di partire da casa. A confermare la novità digitale è stato il sindaco Marco Bucci che ha parlato di un software messo a punto da un’azienda informatica che lavora per il Comune di Imperia, e l’obiettivo ora è estenderne l’uso a tutta la Liguria.
Il Comune di Genova non riaprirà al pubblico le spiagge questo weekend, le misure di sicurezza non sono ancora pronte, la riapertura è rimandata alla prossima settimana o fra due weekend. “In Anci Liguria abbiamo discusso il protocollo per gli accessi nelle spiagge libere che prevede 4-5 punti importanti che come associazione dei Comuni suggeriremo ai sindaci – ha chiarito Bucci – un sistema di controllo degli accessi in funzione slot in ogni spiaggia, un’app che potrebbe essere diffusa in tutta la Liguria con cui si potrà vedere da remoto in quale spiaggia ci sono degli slot liberi, e prenotarli come i parcheggi dell’automobile”.
Il tutto in attesa di capire come verranno suddivisi gli arenili (l’ipotesi più accreditata è quella di stalli da 10 metri quadrati per le famiglie fino a quattro persone, 4 metri quadrati per bagnanti singoli) e soprattutto chi si occuperà della sorveglianza. Ieri in commissione a Tursi il consigliere delegato Sergio Gambino ha ventilato l’ipotesi che i gestori degli stabilimenti vicini alle spiagge libere possano dare una mano in cambio della possibilità di noleggiare ombrelloni e sdraio anche fuori dal proprio spazio in concessione. Bucci aveva parlato di associazioni di volontariato già attive sul litorale, ma affidare l’intera partita a personale non specializzato potrebbe essere un problema.
Sembra preclusa invece la strada dell’accesso a pagamento per compensare il lavoro degli steward che dovranno presidiare gli ingressi. Bucci aveva detto chiaramente che le spiagge libere devono restare gratuite e questa impostazione sarebbe prevalente anche nel tavolo di Anci Liguria che ieri ha elaborato un documento con una serie di linee guida condivise ai quali i sindaci si atterranno mantenendo comunque margini di discrezionalità.