Genova. Allargare i marciapiedi con passerelle provvisorie e spostare i parcheggi nelle aree dismesse di Rfi. È la proposta per il quartiere genovese di San Fruttuoso che arriva dal gruppo Pd del Municipio Bassa Valbisagno con l’obiettivo di migliorare la mobilità pedonale durante la fase 2 dell’emergenza coronavirus.
“Partiamo dal concetto che servono più spazi per pedoni e commercianti – spiega Stefano Boilini, consigliere di maggioranza e capogruppo Dem in municipio -. La zona più frequentata di San Fruttuoso ha marciapiedi molto stretti e adesso le code fuori dai negozi rendono ancora più difficile muoversi senza scendere in mezzo alla strada. Noi pensiamo che si potrebbero allargare le banchine con passerelle provvisorie, tavolate in legno dette parklet, poste alla stessa quota del marciapiede ma vuote al di sotto per lasciar passare l’acqua piovana e facilmente rimovibili perché dev’essere una soluzione temporanea”.
L’idea, condivisa dal presidente Massimo Ferrante, riguarderebbe in sostanza via Torti, l’asse commerciale più importante del quartiere, con numerosi negozi e relativi affollamenti esterni nella parte compresa tra via Manuzio e piazza Martinez. Già, ma per allargare il marciapiede bisognerebbe togliere le auto parcheggiate. La soluzione? “L’ipotesi è chiedere a Rfi di poter utilizzare le aree dismesse a Terralba per ricollocare gli spazi di sosta. Abbiamo fatto qualche calcolo, alla fine si tratterebbe di una trentina di posti auto, basterebbero 1.400 metri quadrati”.
Tra piazza Terralba e via Tripoli, sul lato a sud della strada, ci sono infatti capannoni e piazzali abbandonati che potrebbero prestarsi allo scopo. Nel mirino c’è anche una rampa di accesso al cantiere ferroviario parallela a via Tripoli. “Basterebbe spostare il cancello in fondo e si recuperano già 20 posti auto”, osserva Boilini.
I vantaggi sarebbero molteplici: “Coi mezzi pubblici a capienza limitata le persone potranno scegliere più facilmente di andare a piedi. Da San Fruttuoso in un quarto d’ora camminando si arriva a Brignole. E poi, raddoppiando lo spazio sui marciapiedi, i commercianti potrebbero anche installare tavolini fuori dalle proprie attività per recuperare lo spazio perduto”, aggiunge il consigliere municipale. Perché in via Torti e non altrove? “Perché le altre arterie pedonali del municipio, corso Sardegna e corso De Stefanis, hanno marciapiedi più larghi e non presentano questo problema”.
La proposta al momento è solo uno spunto per gli uffici della mobilità di palazzo Tursi alle prese col piano delle piste ciclabili d’emergenza che dovrebbe iniziare a vedere la luce in settimana (e che per ora non riguarda San Fruttuoso), ma a breve potrebbe trasformarsi in un documento ufficiale, tanto in Municipio quanto in Comune. L’idea delle passerelle pedonali, tra l’altro, era già contenuta nel documento che le 40 associazioni a favore della mobilità green avevano sottoposto alla giunta.