Genova. Partono i lavori per restituire all’antico splendore i locali interni dell’Albergo dei Poveri, il grande complesso monumentale edificato nel 1652 per ospitare gli indigenti della città. Grazie a un finanziamento di 400mila euro, 320mila da parte della Regione e 80mila aggiunti dall’Asp Emanuele Brignole può iniziare il primo lotto che corrisponde al restauro conservativo del corridoio degli uomini al piano superiore, che diventerà un museo.
“È un intervento che rilancia l’Albergo dei Poveri come casa dei genovesi, è la possibilità di riappropriarsi di un patrimonio della città – commenta Marco Sinesi, commissario straordinario dell’Asp Emanuele Brignole -. La ristrutturazione prevede un adeguamento impiantistico, poi verrà messa in allestimento la collezione del Brignole e speriamo se ne aggiungano altre. Tornerà ad essere un museo”.
Arredi, argenti, opere d’arte dei pittori genovesi, paramenti sacri, libri provenienti da una ricca biblioteca sono ciò che tornerà a essere visitabile a partire dal 2021 per genovesi e turisti, approfittando del fatto che l’Albergo dei Poveri è già inserito nel circuito dei Rolli. L’intervento complessivo, finanziato da Regione, Comune e in parte dalla Compagnia di San Paolo per un totale di 2,4 milioni di euro, comprende anche il restauro dell’oratorio degli uomini che diventerà una sala polivalente per convegni.
“La ristrutturazione che prende il via oggi è altamente simbolica, avviene infatti nella settimana in cui riparte Genova, la Liguria e l’Italia. Con il recupero di questa importante porzione dell’Albergo dei Poveri a fini museali per il quale abbiamo stanziato 320mila euro, mettiamo mano a un cantiere che questa città aspettava da molti decenni e che arricchirà Genova di un luogo unico e magnifico, simbolo della sua storia”, ha commentato il presidente ligure Giovanni Toti.
“Sono investimenti che ci servono per restituire l’accessibilità a tutti, non solo a chi lavora nella parte in uso all’università ma anche a visitatori, cittadini e turisti – aggiunge il sindaco Marco Bucci -. Ho visto che la scala esterna è in cattive condizioni. Parlerò con gli uffici, quello è un biglietto di ingresso, non possiamo pensare che dentro sia tutto bello e fuori lasciamo così. Dobbiamo dare un messaggio per il futuro”.