La lettera

Ipotesi Ponte Paganini, i familiari delle vittime: “Decidano i cittadini, a noi interessano giustizia e revoca concessioni”

"Il nostro compito è quello di lottare - dice Egle Possetti - poi il ponte avrà il nome che le persone gli daranno, come era già successo per il Morandi"

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Genova. Sì, avrebbero potuto coinvolgerli maggiormente, come avrebbero potuto coinvolgere di più i cittadini, ma la questione del nome del nuovo ponte di Genova – costruito perché il Morandi è crollato portando con sé la vita di 43 persone – non è dirimente per i familiari delle vittime.

Egle Possetti, portavoce del comitato, scrive una lunga nota ricordando che le priorità, per loro, sono la ricerca di giustizia e la revoca delle concessione. “Poi il nome lo decideranno i cittadini, al di là dei nomi ufficiali, come è sempre stato”.

Ieri in consiglio comunale è stato approvato un ordine del giorno che – si badi bene – non vuole imporre il nome di Niccolò Paganini al nuovo ponte ma invita la struttura commissariale a valutare tale nome. Quindi, nessuna decisione è ancora stata presa.

Ecco il testo della lettera di Egle Possetti, presidente del comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi

“Riflessioni in tempo di COVID
In questo tempo sospeso e per alcuni aspetti di grande riflessione come parenti delle 43 vittime ci interroghiamo spesso su quale sia il nostro ruolo corretto, su quale siano le nostre necessità, su quale siano le “necessità” di coloro che ci hanno lasciato, uccisi dalle macerie di un ponte in sfacelo e non per una tragica fatalità. Certo per noi sarebbe molto più comodo gestire nel nostro intimo il dolore della nostra perdita e provare a riprendere in mano la nostra vita…

Ma questo non è il compito che questa maledetta vita ci ha assegnato, il compito che ci è stato assegnato è di lottare per avere giustizia, di lottare per non far dimenticare la loro perdita e provare anche con “generosità” a lottare anche per voi che ci state leggendo, il nostro dolore non deve quindi essere silente e la loro voce per nostro tramite deve essere sempre costante.
Non ci possiamo quindi esimere da alcune riflessioni.

Per primo il rinnovo della concessione, noi ovviamente non conosciamo nel dettaglio tutti gli elementi che entrano in gioco, immaginiamo che non sia semplice, ci permettiamo però di mettere in campo anche la nostra voce, puntualizziamo solo alcune questioni a nostro giudizio molto importanti.
Pensiamo a quanti risparmi sono stati fatti in questi anni sulle manutenzioni di queste infrastrutture ed ai conseguenti utili portati alle stelle, non crediamo che i soldi messi ora sul piatto possano compensare tutto questo ha portato ad un risultato spaventoso con la morte di 43 persone e, da questo punto di vista molti altri cittadini sono stati fortunati, perché avrebbero potuto transitare su quel ponte…

Adesso sono messe in campo delle risorse economiche ingenti per cercare di mantenere lo status quo…..ma siamo certi che tutto questo possa compensare la mancanza di fiducia che i cittadini hanno ormai in questo concessionario? Siamo certi che quelle 43 vite e le nostre vite private di così tanto meritino solo questo?

Certo si deve ripartire da qualche parte, ….indietro non si può tornare purtroppo,….ma cosa farà lo stato con i suoi organismi per verificare che questo non accada più?
Non basta firmare un contratto, dobbiamo con determinazione verificarne l’applicazione….sempre!!!!!
Dobbiamo anche interrogarci su chi, come e perché era stato firmato tempo addietro un contratto come quello vigente…..di questo vorremmo anche sentire parlare…non si può con un colpo di spugna cancellare tutto quanto è stato fatto molto male precedentemente, qualcuno avrà delle responsabilità….o no?

Noi non decidiamo direttamente, cerchiamo di avere fiducia, speriamo che questa sia ben riposta ma permetteteci di essere arrabbiati, delusi e molto preoccupati perché purtroppo sappiamo quanti interessi siano in gioco, speriamo che possano prevalere da ora in poi gli interessi collettivi.

Come secondo punto siamo perplessi ma non stupiti che vengano richiesti anche da Aspi (notizie su organi di stampa) i prestiti garantiti dallo stato….su questo permettiamo solo di lasciarvi un sorriso…..valutate voi, è anche un privilegio vederci sorridere, …. perché di sorrisi purtroppo ne facciamo ben pochi ultimamente….

Ricordiamo anche che queste vittime dovranno avere DIGNITA’, dovranno rientrare nel novero delle vittime di stragi (come da nostra richiesta ufficiale) perché il peso della loro morte continui a schiacciare le responsabilità di coloro che le hanno provocate.

Per il nome del nuovo ponte…che come abbiamo detto più volte è stato originato dal crollo del vecchio ponte Morandi….sembra che il consiglio comunale abbia già deciso in Paganini….forse dovrebbero però decidere i cittadini anche con il nostro contributo…. forse un nome che sia di ricordo e monito a quanto avvenuto sarebbe opportuno, ma penso che in ogni caso avrà comunque il nome che i cittadini gli daranno….come avvenne per il vecchio ponte anche se sulla carta ne troveremo un altro. Vi ringrazio per l’attenzione e speriamo di uscire dall’incubo Covid presto,… Per noi l’altro incubo continua”.

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