Genova. Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo regionale del Pd una nota sul caso della dissonanza interna alla giunta di Regione Liguria in merito alla sperimentazione della app Immuni.
“Ogni volta che vengono tirate in ballo le “3 T” – testare, tracciare e trattare – suggerite dell’Oms Toti e Viale vanno in affanno. Lo dimostrano il pasticcio sui tamponi e, adesso, la vicenda rocambolesca dell’app Immuni, che serve a tracciare i positivi”, scrivono i Dem.
“Una questione che ha scatenato uno scontro politico tutto interno alla maggioranza di centrodestra: Toti, due giorni fa, era pronto a mettere il cappello sulla sperimentazione dell’applicazione in Liguria (lo aveva definito: “il riconoscimento del lavoro fatto”), mentre oggi l’assessore Viale e il suo partito, la Lega, attaccano la app parlando, probabilmente senza averlo mai letto, di scenario orwelliano (“No grazie” ha detto il presidente del Consiglio Piana; “I liguri non saranno cavie” ha ribadito Viale)”, continua il Partito Democratico.
“Pochi minuti fa è arrivata anche la seconda dichiarazione in due giorni di Toti: un comunicato imbarazzato e imbarazzante in cui il presidente prova a mediare tra il suo entusiasmo e la contrarietà dei suoi alleati. Insomma, poche idee, ma ben confuse. La maggioranza non metta le proprie valutazioni politiche assai discutibili davanti al diritto alla salute dei liguri”, conclude il gruppo PD in Regione Liguria.