Ancora limitazioni

Il nuovo Dpcm del Governo: via libera alle manifestazioni ma solo da fermi, ancora vietati i cortei

Consenti i presìdi in forma distanziata e indossando le mascherine

Commercianti protesta a De Ferrari

Genova. Se ieri con l’approvazione del decreto legge sulla fase 2 il Governo, dopo oltre due mesi aveva ripristinato il diritto di riunione previsto dall’articolo 17 della Costituzione e quindi il diritto a manifestare in piazza, oggi il dpcm del presidente Conte che sarà pubblicato domani in Gazzetta ufficiale, pone tuttavia dei forti limiti: si può scendere in piazza sì, ma solo stando fermi.

Restano vietati quindi i cortei, mentre sono consentiti i presìdi a patto che ci sia il distanziamento e vengano indossati i Dpi.

La nuova disciplina è prevista all’articolo 1, comma 1, lettera i del Dpcm: “Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica, a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento, nel rispetto delle prescrizioni imposte dal questore ai sensi dell’articolo 18 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773”.

Il divieto resta esplicito fino al 14 giugno, data in cui scade il Dpcm che dovrà essere sostituito da un nuovo dispositivo.

Domani è previsto a Genova il corteo dei lavoratori di Arcelor Mittal. Pare difficile che il Governo voglia multare chi sciopera contro l’atteggiamento sfuggente e ambiguo della sua attuale controparte, ma la legge lo imporrebbe. Non resta che vedere cosa accadrà.

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