Genova. Ma cosa manca ancora per il finanziamento da 450 milioni sul trasporto pubblico a Genova? “Abbiamo ricevuto i documenti quaranta giorni fa”, risponde la ministra Paola De Micheli ai giornalisti. “Non è vero, ve li abbiamo mandati a febbraio”, la interrompe stizzito il sindaco Marco Bucci. Il tutto davanti alle telecamere schierate per riprendere l’inaugurazione del cantiere dello scolmatore del Bisagno, finalmente al via dopo anni di attesa.
Il primo cittadino sperava di poter incassare oggi una risposta positiva sul maxi progetto del filobus che lui stesso aveva annunciato come cosa fatta lo scorso 28 aprile. Risposta che invece non è arrivata. “È da febbraio che abbiamo inviato i documenti – attacca -. Ho avuto un primo ok alla domanda iniziale a dicembre 2018, spero che a luglio almeno la parte burocratica sia finita. Mi aspettavo di avere proprio oggi la lettera in mano, invece non è così e mi dispiace molto. Per me c’è molta delusione”.
Nel mezzo, anche se il sindaco non lo ricorda esplicitamente, c’è stata la semi-bocciatura del Mit alla richiesta di finanziamenti perché il materiale inviato a Roma non presentava i requisiti minimi per l’approvazione. In poche parole mancava il vero e proprio progetto di fattibilità tecnico-economica, documento che il Comune – nonostante Bucci parli di febbraio – ha reso pubblico solamente il 17 aprile (e cioè circa quaranta giorni fa, come dice la ministra). “Noi abbiamo il ruolo di controllare, per la conferma di questi finanziamenti dobbiamo mandarlo in conferenza Stato-Regioni. Stiamo predisponendo gli atti”, ha proseguito De Micheli dopo il diverbio davanti ai microfoni.
A preoccupare il sindaco-commissario è anche il nuovo ponte sul Polcevera. Perché, se da una parte i lavori procedono spediti, sul tavolo c’è ancora la questione della concessione in sospeso. Chi dovrà gestire l’infrastruttura: Autostrade o un altro concessionario? “A dicembre ho mandato una lettera al ministero chiedendo a chi devo dare il nuovo ponte. Siamo a fine maggio, non ho ancora risposta – ha incalzato Bucci -. Ne manderemo un’altra tra due giorni chiedendo a chi dobbiamo dare il ponte e quando il ministero farà il collaudo, perché senza il collaudo del ministero non possiamo inaugurare il ponte”.
“Mi dispiacerebbe molto dover dire ‘Il ponte è pronto ma non ci potete andare sopra perché le lettere non sono arrivate’. Non succederà perché se no mi ci sdraio io sopra. Non è possibile che la burocrazia sia a questi livelli. Dobbiamo combattere come città perché la burocrazia sta ammazzando le cose belle che stiamo facendo. Non è accettabile”, ribadisce il sindaco.
Poi, durante un breve confronto tra i due, è arrivata la mediazione almeno sul dossier trasporto pubblico: “Tra sei-sette giorni arriva la lettera”, ha assicurato la ministra. “Io ho fiducia, dopo diciotto mesi di attesa. Abbiamo mandato il progetto esattamente quando abbiamo iniziato il ponte. Il ponte è quasi finito, qui si tratta di fare un iter burocratico. Veda un po’ lei…“, scherza infine col solito refrain.