Operazione

Favori in cambio di soffiate sui decessi: dipendente di una coop sociale genovese arrestato dalla finanza

La società gestisce la camera mortuaria dell'ospedale Santa Corona, nei guai anche i gestori delle due agenzie di onoranze funebri di Pietra e Borghetto

guardia di finanza gdf albenga

Pietra Ligure. In cambio di “favori” di vario genere, avrebbe passato alle agenzie di pompe funebri informazioni sui decessi che avvenivano sul territorio e che transitavano per l’obitorio. Ciò gli è costato l’arresto con l’accusa di corruzione.

A finire nei guai è stato Vincenzo Brancati, dipendente della cooperativa sociale Ma.Ris di Genova, che gestisce la camera mortuaria dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.

Insieme a lui sono stati arrestati anche Carlo Quaranta e Fabio De Giovanni, gestori delle filiali di Pietra Ligure e Borghetto Santo Spirito delle Pompe Funebri Liguri.

L’operazione è stata portata avanti dalla Guardia di Finanza di Finale Ligure, coordinata dal pm del Tribunale di Savona Claudio Martini. L’ipotesi di reato sarebbe quella di concorso in corruzione di incaricato di pubblico servizio.

Al momento le tre persone arrestate si trovano in carcere, in attesa di comparire davanti ai magistrati.

L’avvocato Marco Bosio, rappresentante legale di uno dei due gestori fermati, afferma: “In questa fase stiamo ancora esaminando il quadro probatorio. Poi ci sarà l’interrogatorio di garanzia, che si terrà in questi giorni. Valuteremo se impugnare l’ordinanza al tribunale della libertà”.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.