Genova. Da oggi, con l’avvio della cosiddetta fase 2 dell’emergenza coronavirus, entrano in vigore alcune nuove norme che accompagnano alcuni nuovi allentamenti delle limitazioni. Nel momento in cui il distanziamento sociale diventa meno semplice da mantenere è fondamentale prevenire il contagio utilizzando ogni mezzo possibile. L’uso delle mascherine chirurgiche, in tal senso, è il primo step per mettere al sicuro gli altri e se stessi, ma funziona soltanto se le usiamo tutti.
Non solo. Da oggi l’uso delle mascherine è obbligatorio – pena sanzione – in diversi casi, sia in nome del dpcm del 26 aprile sia dalle ordinanze regionali e comunali che lo hanno recepito. Ecco quando e dove le mascherine sono obbligatorie (fonte Comune di Genova).
1) L’uso delle mascherine è fortemente raccomandato nelle aree al di fuori della proprietà privata ed è obbligatorio in parchi, giardini comunali, ville pubbliche, cimiteri, locali privati ad uso pubblico, locali adibiti ad attività commerciali, mezzi di trasporto pubblico.
Quindi, per fare qualche esempio pratico: al supermercato, dal pescivendolo, in autobus e metropolitana e negli ascensori, seduti su una panchina al parco, al cimitero, negli uffici comunali, nei comandi delle forze dell’ordine, all’ufficio postale.
2) Le mascherine sono obbligatorie anche nelle passeggiate per attività motoria, ma non per chi pratica attività di carattere sportivo, come corsa e bicicletta, fatta eccezione per quelle aree dove è prevista per tutti l’obbligatorietà (come i parchi).
Qualche altro esempio pratico: se state correndo o andando in bicicletta potete non indossare la mascherine, ma portatela con voi: questo perché nell’attività sportiva bisognerebbe garantire due metri di distanza dalla persona più vicina e quindi se vi trovate su un marciapiede affollato sarebbe rispettoso nei confronti del prossimo indossarla. Se state facendo due passi con vostra moglie o i vostri figli invece dovete sicuramente indossare la mascherina. Attività motoria e attività sportiva non sono sinonimi.
3) Possono essere utilizzate mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire un’adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso.
Un foulard non va bene, una mascherina chirurgica autoprodotta dovrà comunque avere diversi strati, potete usare le Ffp2 o le Ffp3 ma controllate che oltre alla valvola abbiano anche un sistema che impedisca al vostro respiro di filtrare altrimenti potrete contagiare il prossimo. Quando acquistate una mascherina controllate che abbia il marchio di certificazione Ce.
Un suggerimento prezioso. La mascherina deve coprire sia la bocca sia il naso, altrimenti è inutile. Se fate parte di quella schiera numerosa che porta gli occhiali e che si lamenta perché, in quel modo si appannano, la soluzione c’è: pulire le lenti prima di utilizzarli con acqua e sapone, come si fa con le maschere da subacquei. Dovrebbe evitare l’appannamento.