Genova. In previsione delle riaperture previste dal 18 maggio, i ristoratori stanno provando ad adeguarsi alle regole del distanziamento sociale tra persone, che rimane il requisito principale per poter tornare a lavorare. Da Roma, però, potrebbe arrivare una agevolazione per ridurre i disagi e le distanze.
Riaprire per molto locali è impresa non semplice: come Genova24 vi ha raccontato già ieri, con un tour nei luoghi chiave del centro storico cittadino, le indicazioni al momento non sono specifiche e chiare, e spesso i titolari di bar, ristoranti e pizzerie “improvvisano” cercando di adeguarsi usando il buon senso.
Per chi può. Stando alle norme sul distanziamento, che prevedono che per ogni cliente all’interno di un locale ci siano almeno 4 metri quadrati, saranno molti i locali tagliati fuori a causa delle diverse misure dei spazi interni. Per questo motivo, secondo alcune anticipazioni, il governo starebbe pensando ad un’autocertificazione destinata alle famiglie, che consentirebbe di sedersi vicini a chi vive nella stessa casa.
Un dispositivo di buon senso: chi vive sotto lo stesso tetto, non deve infatti attenersi alle norme di distanziamento sociale previste, per esempio, per le uscite e i viaggi in macchina, e quindi lo stesso principio è allargabile ai ristoranti. Inoltre, un’autocertificazione manleverebbe i titolari da eventuali rischi di ipotetici contagi.
Come funzionerà? Ancora difficile dirlo con precisione, sicuramente attesterà che le persone sono parte dello stesso nucleo familiare coresidente, permettendo quindi di accedere a tavoli che non prevedono il distanziamento tra commensali. E far risparmiare spazio vitale per gli esercenti.
Insomma, come ci hanno permesso di uscire per andare a lavorare e rispondere ai bisogni di prima necessità, le autorcertificazioni potrebbero svolgere un ruolo altrettanto importante per questa complicata fase 2.