Genova. Si potrà prenotare l’ingresso, scegliere l’ombrellone e il lettino, pagare tutto online. Poi, una volta in spiaggia, basterà ordinare da mangiare e da bere sullo smartphone e si riceverà tutto dal proprio posto, senza creare code e assembramenti. È l’idea di tre pallanuotisti under 30 – uno di loro gioca a Genova nello Sporting Quinto – per far ripartire stabilimenti balneari e ristoratori con le regole del distanziamento sociale anti coronavirus che probabilmente segneranno anche la prossima estate.
“Siamo un team di ragazzi che tre anni fa ha creato un’app su misura per locali e discoteche, si chiama Quezzak – racconta Matteo Gitto, romano di nascita ma genovese d’adozione, che ha curato il progetto insieme a Luca Di Rocco e Filippo Re -. Ma adesso che le discoteche hanno chiuso noi non potevamo stare fermi a guardare, e così abbiamo deciso di fare qualcosa che potesse essere utile ai cittadini e alle imprese. Abbiamo pensato al settore della balneazione, ai bar e ai ristoranti che dovranno tornare a lavorare nonostante le restrizioni”.
La soluzione è una webapp, non una normale applicazione per lo smartphone ma piuttosto un sito personalizzato, facile da usare anche per il pubblico più anziano, che si adatterà a ogni tipo di dispositivo e permetterà di gestire tutto attraverso un’unica dashboard. “In pratica il gestore dello stabilimento balneare fornisce un link sui propri social – spiega Gitto – l’utente si collega e acquista l’ingresso. Poi riceve un codice pin e, se vuole prendere qualcosa al bar o al ristorante, ordina di nuovo tramite cellulare, scegliendo se pagare con la carta o in contanti. Tutto questo senza creare lunghe file alle casse, garantendo a tutti la massima sicurezza”.
La piattaforma verrà fornita gratuitamente e in cambio gli sviluppatori tratterranno una percentuale su ogni acquisto. “Parliamo di cifre veramente irrisorie- assicura Gitto – anche perché questo è uno strumento pensato per affrontare la crisi, non per guadagnarci. I proprietari avranno tutto schedato e ogni webapp avrà il nome dello stabilimento o del ristorante. Sarà conveniente anche a chi consegna cibo in modalità take-away o per ordinare al tavolo, poi si potranno formare circuiti tra imprese diverse. Speriamo di riuscire a raggiungere anche i Comuni, è un progetto nato per contrastare il coronavirus, ma potrà essere utile anche in futuro”.
Il sistema sarà pronto entro il primo giugno, ma chi fosse interessato può già contattare gli sviluppatori a questo link.