Liguria. Un election-day nel quale far svolgere le regionali, le amministrative e anche il referendum per il taglio dei parlamentari (previsto per il 29 marzo e “saltato” a causa della pandemia). E’ questa la proposta a cui sta lavorando il governo, che inizialmente aveva messo sul tavolo due date: il 13 o il 20 settembre.
Il comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid-19 ha inviato all’esecutivo e alla commissione affari costituzionali della Camera un documento contenente le prescrizioni sanitarie per lo svolgimento delle elezioni regionali in Liguria, Veneto, Campania, Toscana, Marche, Puglia e Valle d’Aosta.
Per il comitato tecnico scientifico è “indispensabile garantire il rispetto delle corrette prassi igieniche, garantendo la disponibilità e l’utilizzo presso le sedi elettorali di mascherine e guanti”. Questi dovranno essere utilizzati anche dagli scrutinatori incaricati dello spoglio delle schede.
Durante le procedure di voto bisognerà garantire, tra elettore e membri della commissione, una distanza sociale di più di un metro in tutti quei casi nei quali occorrerà rimuovere temporaneamente la mascherina. Inoltre, la commissione dovrà garantire l’areazione frequente degli ambienti e dovranno essere presenti dispenser di igienizzanti mani. Infine, i votanti dovranno entrare in seggio uno alla volta (per evitare assembramenti) e le urne dovranno essere protette da plexiglass per evitare il contatto con le mani dell’elettore mentre questi inserisce la scheda nell’urna.
Secondo le prime ipotesi, il governo starebbe valutando l’opportunità di far svolgere tutte le consultazioni su due giornate nella settimana del 13 o 20 settembre. Dall’altro lato i governatori delle regioni interessate che spingono per votare il prima possibile, e dopo aver proposto luglio, rilanciano il 6 o 13 settembre. Nei prossimi giorni la decisione definitiva.