Cold ironing

Elettrificazione delle banchine, domani in porto a Pra’ prima gettata della centralina numero uno

Un primo passo verso il progetto innovativo che ridurrà emissioni inquinanti e rumore. Allo studio piani anche per Genova e Savona

Sedi istituzionali e palazzi e piazze simbolo della città

Genova. Sarà compiuto domani, giovedì 28 maggio, un primo passo per la riduzione dell’inquinamento da fumi delle navi a Genova. Al porto di Psa di Pra’, nel pomeriggio, una prima gettata simbolica darà il via alla realizzazione della prima centralina per l’elettrificazione delle banchine.

Il progetto di “cold ironing” consente alle navi in sosta nei porti di alimentarsi spegnendo i generatori di bordo e riducendo quindi le emissioni in atmosfera. E’ quello che vorrebbero i comitati di cittadini per il porto traghetti e crociere a Genova, dove per un piano è al momento qualcosa solo sulla carta. Un sistema analogo, che consentirebbe anche di abbattere le emissioni acustiche, è allo studio anche per il polo croceristico di Savona.

Per quanto riguarda Genova Pra’ invece già nel 2018 l’Autorità portuale ha assegnato l’appalto di sviluppo del sistema innovativo a Nidec Asi Industrial Solutions, multinazionale ma con quartier generale a Genova e tra le più attive al mondo nel mercato dell’energy storage e nel settore marine. In passato erano stati forniti altri cronoprogrammi per il completamento della nuova infrastruttura: fine 2019, poi fine 2020.
Ma anche se domani si svolgerà la gettata della cabina elettrica, i cantieri sono già iniziati da qualche tempo.

Il progetto, da 8 milioni di euro, che risponde ai nuovi requisiti di sostenibilità ambientale. Il progetto risponde all’esigenza di adeguarsi alle direttive dell’Unione Europea che, dal 2003, ha invitato i porti ad adottare sistemi “shore to ship” per ridurre le emissioni inquinanti delle navi in porto. Una raccomandazione che diventerà vincolante per tutti i porti europei entro il 2025. Inoltre molto dipenderà anche, tuttavia, dalla capacità e disponibilità degli armatori di costruire navi in grado di utilizzare i nuovi sistemi o di adattare quelle esistenti.

“Per il porto di Genova – si legge sul sito di Nidec Asi – l’azienda fornirà due convertitori statici di frequenza da 6 MVA che, con i sovraccarichi richiesti, possono arrivare a 12 MVA, i quadri e trasformatori MT e BT, i conduttori di connessione per le varie apparecchiature e le componenti accessorie. La particolarità dei sistemi di Nidec Industrial Solutions, infatti, è quella di adattare tensione e frequenza della rete elettrica nazionale al fabbisogno delle singole navi. Nel lungo periodo, Nidec seguirà, inoltre, le opere civili, i montaggi, la messa in servizio e l’assistenza tecnica funzionali al progetto, per i prossimi 10 anni.

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