Genova. L’ufficio legale della Regione Liguria sta valutando se “ci sono gli estremi per chiedere un rimborso danni importante” alla Fondazione Gimbe secondo cui la Liguria, come anche il Piemonte e la Lombardia, non sarebbe pronta a riaprire i propri confini il 3 giugno in base ai dati del contagio. Lo ha annunciato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a ‘Tagadà’ su La7.
Secondo Toti, la Fondazione Gimbe “mette insieme dei dati in modo estemporaneo senza considerare tutti gli indicatori su cui più di cento persone in Liguria lavorano. Tutti coloro che analizzano i dati in quel modo, non voglio dire malevolo, anche se quello che hanno detto su Regione Lombardia sui dati truccati francamente merita la querela, fanno un danno al Paese”.
La Fondazione Gimbe, per arrivare alle sue conclusioni, ha valutato tre elementi nel periodo 4-27 maggio: percentuale di tamponi diagnostici positivi, tamponi diagnostici per 100mila abitanti, incidenza di nuovi casi per 100mila abitanti. Lombardia, Piemonte, Liguria, Puglia ed Emilia-Romagna risultano superiori alla media nazionale per quanto riguarda la percentuale di tamponi diagnostici positivi, ma anche per l’incidenza di nuovi casi per 100.000 abitanti: rispetto alla media nazionale, la Lombardia ne ha 96, la Liguria 76 e il Piemonte 63.
Ieri la Regione Liguria ha diffuso i dati del monitoraggio inviati al ministero della salute che risultano invece positivi per tutti gli indicatori presi in esame, in particolare per l’indice di contagio che si attesta intorno a 0,5 al di sotto del valore di soglia che è pari a 1.