Fenomeno

Coronavirus, è boom reddito di cittadinanza: a marzo in Liguria quasi il 500% di domande in più

Dati Inps: netta inversione di tendenza rispetto ai primi mesi del 2020. Ora potrebbero essere reclutati per vigilare su spiagge e movida

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Genova. Nel mese di marzo sono state registrate in Liguria oltre 3mila richieste di reddito e pensione di cittadinanza, un numero molto più alto rispetto alle 522 di febbraio e alle 492 di gennaio che fa segnare un aumento su base mensile del 481%. È quanto emerge dai dati dell’osservatorio statistico Inps in base alle domande trasmesse da Caf, patronati e Poste Italiane.

Impossibile non correlare il fenomeno alla crisi economica generata dal lockdown per l’emergenza coronavirus. L’esplosione di richieste, che sono state esattamente 3.036 a marzo 2020, ha avuto un parziale seguito ad aprile con altre 1.169 pratiche inviate all’istituto di previdenza nazionale.

Tutto questo ancora prima che il Governo allargasse le maglie dei requisiti con il ‘Cura Italia’ e introducesse il nuovo reddito d’emergenza. Palese l’inversione di tendenza rispetto all’andamento dei mesi precedenti. Da settembre 2019 l’incremento medio mensile si era stabilizzato poco sopra le mille domande, per poi dimezzarsi con l’inizio del nuovo anno e schizzare improvvisamente durante la quarantena.

Da aprile 2019 ad aprile 2020 sono state in tutto 40.851 le richieste per reddito o pensione di cittadinanza in Liguria. Di queste 26.749 (il 65,5%) sono state accolte e 3.083 sono ancora in lavorazione. In provincia di Genova le domande totali sono state 22.925, di cui 14.955 accolte (in pratica la stessa percentuale regionale, 65,2%) e 1.752 in attesa di riscontro.

Un boom forse prevedibile, accentuato dalle tante situazioni di difficoltà che hanno riguardato non tanto i dipendenti visto il blocco dei licenziamenti, ma soprattutto autonomi e stagionali. Una platea molto ampia di percettori che adesso potrebbero avere un ruolo chiave nella gestione della fase 2. Il governatore ligure Toti è infatti tra coloro che hanno proposto di impiegarli per il servizio steward sulle spiagge libere e l’idea del Governo è quella di reclutarli come “assistenti civici” per aiutare a gestire le situazioni più complicate come la movida in centro storico e sul mare.

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