Genova. Dopo la boccata d’ossigeno di ieri – per la prima volta il numero di nuovi contagi attivi in Liguria aveva fatto registrare un segno negativo, tenendo conto che la Regione comunica i dati epurandoli del numero di decessi e guariti – oggi un rimbalzo preoccupante, a poche ore dall’avvio della cosiddetta fase 2, e che dà da pensare nonostante sia da rapportare anche a un numero alto di tamponi. Ma vediamo le cifre.
Oggi i casi positivi “attivi” in Liguria sono 5279 (98 più di ieri). A questa cifra vanno aggiunti 11 decessi, uno dei numeri più bassi dall’inizio emergenza, e i guariti definitivamente: 77. Si ottiene così il numero fornito dalla protezione civile: la Liguria ha registrato 5367 casi di positività al coronavirus dall’inizio dell’emergenza.
“Il numero di 98 è dato dal fatto che mentre calano nella società, in comunità, i contagiati, crescono, anzi, trovandoli e monitorando le rsa, evidentemente cresce questo numero, ma la curva dei contagiati nel territorio ligure è in discesa”, la lettura di Toti del dato.
Oggi sono stati effettuati 2000 tamponi (“arriveremo a farne 3000 la prossima settimana”, ha detto Toti). Continuano a svuotarsi gli ospedali, sono 19 in meno le persone ricoverate (in tutto 719), mentre aumentano (+99) quelle malate e seguite a domicilio grazie alla rete dei gsat, in totale 2283. Solo in leggero calo i ricoverati in terapia intensiva.
Sono 3170 i casi di positività a Genova, che resta in assoluto la zona più colpita. Per fare un raffronto la provincia di Savona conta 864 positivi, Imperia 897, La Spezia “solo” 340. Le persone in sorveglianza attiva poiché potenzialmente contagiose e contagiate sono 475 dalla Asl 3 genovese e 342 dalla Asl 4 del Tigullio.