Genova. Se le varie emergenze, per definizione, prima o poi terminano, esistono alcuni quartieri per i quali lo stato di eccezionalità non finisce mai. Stiamo parlando di Fegino e Borzoli, attraversati da quella linea invisibile che collega il ponente cittadino con la Val Polcevera, ma che nella realtà è una tortuosa strada che collega Sestri Ponente, dove termina l’A10, con Campi e Rivarolo, cioè la zona “logistica” più ampia della città.
Dal crollo del Morandi quest’asse viario è diventato trafficatissimo, soprattutto per i mezzi pesanti, che con i loro volumi hanno sempre creato problemi alla viabilità e alla vivibilità dei quartieri, nonostante esista il divieto di transito sancito diversi anni fa.
Una situazione che ha avuto diversi livelli di intensità, a seconda delle aperture delle strade della Val Polcevera, ma che mai ha visto la “quota zero”: una condizione che ha messo in difficoltà la popolazione soprattutto durante il recente lockdown, quando centinaia di persone chiuse in casa hanno dovuto convivere con il passaggio continuo di mezzi pesanti.
“I cartelli ci sono ma mancano i controlli, o la volontà di farli – spiegano i residenti del Comitato spontaneo cittadini Borzoli e Fegino – la segnaletica evidentemente così com’è non basta, e andrebbe rafforzata”. Anche perché all’appello recentemente ne manca uno, quello da via Ferri, che permetteva di far evitare la svolta ai camionisti in tempo utile per riguadagnare le strade necessarie per continuare verso ponente.
Ma non solo: la maggior parte dei mezzi pesanti che spesso finiscono per bloccare la strada, stando alle testimonianze dei residenti, sarebbero diretti al magazzino logistico di una nota azienda di spedizioni, la cui ubicazione è poco segnalata, e spesso le indicazioni dei navigatori non sono aggiornati sulla modifiche recenti della viabilità.
Un disagio quotidiano che va avanti da anni, e che nel futuro potrebbe addirittura aggravarsi, vista la prossima apertura in zona Campi del polo logistico di Amazon: senza controlli e interventi immediati Borzoli e Fegino rischiano, ancora una volta, di rimanere soffocati dal traffico.