Anche a genova

“Basta! #aiutisubito”, sulle vetrine di bar e ristoranti la campagna per chiedere liquidità al governo

I pubblici esercizi sono autorizzati all'asporto e al delivery ma questo non basta per salvare la categoria

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Genova. E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM 26 aprile 2020 che conferma, per tutto il territorio nazionale, la sospensione delle attività del comparto dei pubblici esercizi ma, recependo una proposta di Fipe Confocommercio, consente la ristorazione con asporto a partire dal prossimo 4 maggio. Regione Liguria, con l’ordinanza 22/2020 e successive note esplicative, aveva già emanato proprie disposizioni.

Per agevolare una corretta informazione nei confronti della clientela, Fepag Confcommercio ha predisposto apposita cartellonistica, a disposizione dei pubblici esercizi associati. “Anche in sede di audizione alla Camera dei Deputati sul decreto Liquidità – dice Alessandro Cavo, presidente genovese dell’associazione di categoria – ha denunciato con forza l’inefficacia delle misure sin qui adottate dal governo, non sufficienti per ristorare gli esercenti dalle perdite subite durante il periodo di chiusura obbligatorio, né per agevolare una ripartenza che consenta una ripresa delle aziende stabile e duratura”.

“Fipe – prosegue Cavo – invita lunedì tutti coloro che apriranno, magari solo per l’asporto e anche coloro che non hanno ancora intenzione di aprire di tirar su la saracinesca mettendo sulle vetrine la locandina BASTA #aiutisubito, che trasmettiamo in allegato. Nel frattempo Fipe farà avere al Presidente del Consiglio la petizione con le oltre 20 mila firme sin qui raggiunte!”

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