Genova. Dopo 11 giorni di sciopero nello stabilimento di Genova sindacati a azienda hanno raggiunto l’accordo sulla cassa integrazione covid. La nuova cassa, della durata di cinque settimane, consentirà ai lavoratori fino al 21 giugno di essere impiegati nello stabilimento per 10 giorni su 20 e la rotazione coinvolgerà 800 dipendenti su mille. Al netto della rotazione rientreranno in fabbrica 590 operai.
“Ciò che sembrava impossibile si è realizzato grazie al coraggio e alla determinazione dei lavoratori. Un risultato che si sono guadagnati loro in una giornata in cui è successo di tutto compresa la minaccia concreta di una serrata di tutto lo stabilimento”. E’ soddisfatto il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro del risultato ottenuto con l’accordo raggiunto questo pomeriggio. “Mittal alla fine ha scritto quello che chiedevamo da giorni. Una cassa a rotazione per 800 lavoratori che avranno garantiti 10 giorni lavorativi al mese e una garanzia per altri 96, che si trovano in reparti che presentano una situazione più delicata di avere 5 giorni al mese garantiti. Per loro la società di mutuo soccorso Guido Rossa si è impegnata a integrare il reddito”.
Un accordo raggiunto dopo giorni di tensione con l’azienda e di fumate nere ai tavoli. Oggi sarebbe addirittura girata una lettera di serrata dell’intero stabilimento. “Quello che conta – commenta ancora Manganaro – è che chi dovrà discutere il futuro della Mittal a Genova sa ancora una volta che i lavoratori non si tirano indietro. Non lo hanno fatto in questi giorni e non lo faranno in futuro”.
“Un buon accordo che rispetto alla sfida del piano industriale che ci verrà presentato tra dieci giorni consente al sito di Genova di avere le carte in regola per giocare un ruolo determinante negli assetti futuri del piano – commenta il segretario della Uilm Liguria Antonio Apa – Inoltre abbiamo evitato un clima di esasperazione che avrebbe portato a forzature da parte dell’Azienda. La mobilitazione dei lavoratori è stata determinante al raggiungimento dell’accordo”.
“In questi giorni è stato fatto un sacrificio importante da parte dei lavoratori, oggi è stato portato a casa un buon risultato grazie alla mobilitazione dei lavoratori in sinergia ai delegati e alle Segreterie di Fim Fiom e Uilm – aggiunge il segretario della Fim Cisl Alessandro Vella – E’ un passo importante per lo stabilimento di Genova che adesso potrà ripartire ma resta la gigantesca incognita sul futuro della siderurgia a livello nazionale.
Genova ha già pagato il prezzo della riconversione e lo stabilimento dovrà avere un ruolo centrale senza che i lavoratori paghino un ulteriore prezzo”.
Lo sciopero nello stabilimento di Genova è quindi sospeso. Domani mattina in un’assemblea saranno illustrati ai lavoratori i contenuti dell’accordo.