Una provocazione

Anpi: intitolazione porticciolo di Nervi a Ferraro è scelta divisiva

Per l'Anpi è il vanto che Ferraro rivendicava sull'appartenenza alla X Mas che è inaccettabile di fronte all'intitolazione

anpi genova

Genova. Non si discute l’imprenditore ma il convinto repubblichino. L’Anpi di Genova definisce una “scelta divisiva” l’intitolazione del nuovo porticciolo di Nervi a Luigi Ferraro e anche “furbescamente presentata nei tempi e nei modi“.

Ieri l’approvazione da parte della maggioranza di centrodestra e dal sindaco Marco Bucci della mozione accanto ad altre due intitolazioni.

“Sicuramente pioniere della subacquea e con molti meriti sportivi – concorda l’Anpi – ma aderente alla Repubblica di Salò e, ancora prima, impegnato nella X Mas: scelte sempre orgogliosamente rivendicate”.

Per l’Anpi, che ricorda anche gli oltre 7 mila cittadini che hanno sottoscritto la petizione indirizzata al sindaco, “questo rende inaccettabile intitolargli uno spazio pubblico perché non si può fare una scelta divisiva: un argomento che il sindaco Bucci ha spesso sventolato quando gli si è chiesto a gran voce di definirsi antifascista e di condannare certe nostalgie repubblichine da parte di esponenti della sua maggioranza”.

Per la sezione genovese dell’Associazione nazionale partigiani, “è il vanto che Ferraro rivendicava sull’appartenenza alla X Mas, che è inaccettabile di fronte all’intitolazione”.

Nulla da eccepire, sottolinea l’Anpi, sulla sua figura di tecnico e innovatore della subacquea: “vuol dire che la democrazia, in quanto tale, ha permesso a lui di lavorare e fare l’imprenditore. Cosa che se avesse vinto la dittatura di cui faceva parte in ruoli non secondari e di comando elevato un antifascista, un combattente per la libertà, non solo non avrebbe lavorato, ma come tanti avrebbe subito persecuzioni, se non deportazioni o la morte, come è accaduto a tanti genovesi o italiani in generale. Questo il nodo di fondo: la realtà della storia non si cancella. Con questo atto si sceglie consapevolmente di equiparare il torto con la ragione, la libertà con la dittatura”.

Viene ritenuta fuorviante la giustificazione, portata dal sindaco, che Ferraro sia stato insignito di Medaglia d’oro nel 1951, “ma omette di dire che è stata data per azioni di guerra datate 7 luglio-agosto 1943, prima quindi dell’armistizio; non può essere questa una ragione sufficiente per giustificare questa scelta”.

Altro aspetto che per l’Anpi assume il gusto della provocazione pura: “Com’è stato rivelato, esiste già un molo che porta il suo nome, alla Marina di Sestri”.

Per l’Anpi è grave che il sindaco, presente il 25 aprile al Sacrario dei caduti partigiani del Ponte Monumentale, “dieci giorni dopo si adoperi per far intitolare un luogo amato da tutti i genovesi, che ha già il suo nome, ad un repubblichino della X Mas. L’abbiamo detto tante volte: non si può stare con i partigiani e con chi li combatteva. O dobbiamo credere che si tratti di un “contentino” alle forze nostalgiche per far accettare l’omaggio ai partigiani? È così sì che si spacca la città, sindaco Bucci”.

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