Genova. Durante la fase 1 i demolitori di automobili ma le procedure per liberare le strade di Genova dai mezzi abbandonati non si sono mai fermate. Anzi, il lockdown ha permesso agli agenti di polizia locale di sfruttare lo smart working per incrementare l’attività e portare a termine le lunghe pratiche burocratiche (è necessario rintracciare il proprietario e in sua assenza i parenti fino al sesto grado) e così, ora che i demolitori hanno riaperto, è partita una maxi-operazione, che prevede in pochi giorni di chiudere 190 ordini di demolizione.
Significa che, per le strade di Genova saranno liberati quasi 200 posti per le auto e le moto I numeri. Nel corso di tutto il 2019 sono state demolite 1030 vetture abbandonate. Nei primi due mesi del 2020, prima del lockdown per il Covid, si era raggiunta la quota di 220. Con le demolizioni al via in questi giorni l’attività è in linea – o in lieve incremento – rispetto all’anno scorso. In ogni caso, le segnalazioni sono poco più di 300.
I mezzi abbandonati sono distribuiti in tutta la città. I carri attrezzi hanno iniziato il loro lavoro dal municipio Bassa Val Bisagno. In molti casi oltre all’occupazione indebita del parcheggio, c’è anche un problema di degrado e di sicurezza, tra auto bruciate, vetri rotti, carcasse che diventano ricettacolo di sporcizia.
“Un ringraziamento a tutti i cittadini: molto spesso le segnalazioni di auto abbandonate arrivano proprio da loro. Continuate a segnalarci le situazioni critiche e avvieremo subito le indagini del caso”, dice Varno Maccari, dirigente del settore territorio della polizia locale.
“Quando parliamo di lotta al degrado e di migliorare la vivibilità dei nostri quartieri intendiamo azioni come queste – dice l’assessore alla Sicurezza Stefano Garassino – gli agenti di polizia locale, anche in smart working, hanno continuato incessantemente l’opera di eliminazione delle auto abbandonate, così diamo un po’ di respiro a quanti non trovano parcheggio e ripuliamo le strade da rottami e carcasse. Li ringrazio per l’ottimo lavoro”.