Genova. Ieri si è svolta la video conferenza con la Regione Liguria rispetto alle questioni aperte sul trasporto ferroviario in Liguria per il quale, rispetto alla Fase 2, mancano risposte su controlli e sanzioni. “Le questioni poste al tavolo con l’assessore regionale ai trasporti e la direttrice del trasporto regionale di Trenitalia, sono molte”, osservano alcuni sindacati dei Trasporti.
Alcuni degli aspetti ancora da chiarire sono: “Quali sono i tempi e i modi previsti per il ripristino del servizio regionale e a lunga percorrenza?”, “Quali le misure di distanziamento previste a bordo del treno, prenotazione obbligatoria, posti marcati, e così via?” E ancora “Chi controlla l’affollamento a bordo e il distanziamento nelle stazioni?”, “Quali saranno le sanzioni per chi viola le regole?”.
Ma anche “Quali sono le misure previste circa la compensazione dei maggiori costi, dai dpi alle igienizzazioni, e dei mancati introiti da biglietti?”. Insomma un quadro ancora complesso per il quale l’assessore ha condiviso con le organizzazioni sindacali la preoccupazione sui distanziamenti e tutto il resto, “ma che allo stesso tempo non ha offerto soluzioni concrete ai problemi”, accusano i sindacati Cgil, Uil e Orsa.
Rispetto all’organizzazione dell’offerta commerciale, saranno monitorati i flussi nei giorni successivi alla riapertura del 4 maggio per assumere decisioni in merito, alle quali seguirà la conseguente rimodulazione delle presenze in servizio degli addetti necessari.
Le organizzazioni sindacali restano in attesa della convocazione delle Prefetture, alle quali è stato chiesto un chiarimento rispetto alle responsabilità di controllo e sanzione circa le misure di distanziamento sociale a bordo dei treni e nelle stazioni. La discussione con l’assessorato ai trasporti è stata aggiornata a venerdì prossimo.