Quale futuro

“Sull’orlo del baratro”, dal teatro del Piccione un video-appello a sostegno dei lavoratori dello spettacolo

"Se questo vento ci spazzerà via i teatri resteranno vuoti"

Genova. Un video evocativo in cui un’attrice viene spazzata via dal vento e un appello per salvare i lavoratori dello spettacolo, senza lavoro e senza tutele. A realizzarlo il teatro del Piccione.

Ecco l’appello dei lavoratori:

Siamo artisti e siamo lavoratori
siamo lavoratori che amano il loro lavoro
siamo lavoratori dello spettacolo

L’attuale stato di emergenza che attraversa il Paese e il mondo intero ci impedisce di lavorare come abbiamo sempre fatto e per lungo tempo ci impedirà di tornare a farlo.
Dalla situazione precedente al virus ci portiamo l’assenza di tutela e di riconoscimento stesso del nostro lavoro
Questo ci mette in una condizione di estrema, letale fragilità. E va affrontato e risolto.

non è un problema soltanto nostro:
Una vita degna non può ridursi al solo espletamento delle funzioni vitali chiusi in casa.
questo crediamo sia chiaro a tutti tutti.

L’intero Paese deve assumersi la responsabilità di salvare se stesso attraverso il salvataggio delle sue menti creative e del loro apporto vitale.
Lo chiediamo al governo, alla politica, e all’informazione.
Lo chiediamo al sistema teatrale tutto, ai sindacati e alle associazioni di categoria.
Lo chiediamo a noi stessi e ai nostri concittadini

perché non è concepibile una vita senza teatro senza relazioni senza cultura.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.