Genova. “La situazione di MSC Opera e Splendida, ormeggiate a Genova da giorni. Il primo pensiero va agli equipaggi, alle persone a bordo e a tutti i malati di Coronavirus, nella speranza che la situazione si risolva nel modo migliore. Il secondo pensiero è per i polmoni di tutta la città che respira da settimane i fumi dei motori accesi. Anche in emergenza non dimentichiamoci che la salute è un diritto per tutti”.
Così si legge sulla pagina Facebook NofumosinaviGenova, uno spazio virtuale dove si riuniscono tutti coloro che sono sensibili al tema dei fumi in porto nel capoluogo ligure sia perché abitano tra Principe, Lagaccio e San Teodoro (ma anche Oregina, Castelletto, Righi, Carignano e il centro) sia perché interessati a questioni ambientali.
Non solo Msc Opera e Splendida, ma anche la Gnv Splendid, la cosiddetta “nave ospedale”, stazionano ormeggiate attorno alla stazione marittima da giorni – e chissà per quanto ancora resteranno ferme viste le problematiche legate all’emergenza sanitaria – e non certo a motori spenti.
E’ infatti necessario, per le navi, non esistendo ancora un sistema di alimentazione elettrica delle banchine, tenere i motori accesi per garantire il funzionamento degli impianti di illuminazione e aerazione a bordo, oltre che di tutto il resto. E’ risaputo, inoltre, quanto sia dispendioso spegnere e poi riaccendere i motori di una nave e riportarla a regime.
Sta di fatto che nonostante i traffici del porto passeggeri siano ridotti a una manciata di ro-ro alla settimana, quelle navi producono un quantitativo di inquinamento pari a quello di una normale settimana pre-coronavirus.