Genova. La Fiom Cgil ha dichiarato per lunedì 20 aprile 2020 otto ore di sciopero alla Fincantieri di Riva Trigoso contro la riapertura del cantiere. A Riva non viene rispettato quanto contenuto nell’accordo sottoscritto a livello nazionale di estendere la cassa integrazione ordinaria fino al 3 maggio e di riprendere le attività con modalità progressive e con una pianificazione caratterizzata da accentuata gradualità.
A esplicita richiesta di fornire il numero di lavoratori diretti e degli appalti che dovrebbero entrare nel sito a partire da lunedì prossimo – spiega la Fiom Cgil in una nota – l’azienda dichiara vaghe percentuali per i primi e nessuna informazione certa per i secondi, alla faccia della pianificazione.
Non conoscendo il numero dei lavoratori coinvolti è impossibile fare una valutazione del rischio contagio in relazione alle misure messe in atto nel sito produttivo, e, quindi, per la Fiom Cgil il cantiere non può aprire in queste condizioni. Per questi motivi la Fiom Cgil ha proclamato 8 ore di sciopero nella giornata di lunedì 20 aprile.
Sul caso anche il commento di Gianni Pastorino, consigliere regionale di Linea Condivisa: “Ci sembra una forzatura inaccettabile, considerando che sono ancora alti i rischi di una recrudescenza del contagio. In questo senso, immaginiamo cosa possa significare un numero incalcolabile di dipendenti in arrivo a Riva Trigoso, la direzione di Fincantieri di Riva Trigoso impone una decisione unilaterale, avvallata a livello locale solo da una parte sindacale. Costituisce un presupposto grave per la sicurezza pubblica e per il rispetto delle attuali norme sanitarie. Qualora si verificassero contagi fra i dipendenti o fra la popolazione che risiede vicino allo stabilimento, chiederemmo immediatamente alle autorità competenti di intervenire sulle scelte dell’azienda”.