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“La dittatura dell’amore”, passa per Genova il progetto QuaranT-shirt tra ironia e solidarietà

Sono 40 le stampe per magliette, felpe o tazze con i tormentoni sociali del momento, i proventi andranno in beneficenza alla Croce Rossa Italiana

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Genova. “Sei bell* come la fine della quarantena”, “Pensavo fosse un meme invece era Barbara D’Urso”, “Whatever it takes”, “Non c’è un ffp2 senza un ffp3”, ma anche Vaffancovid. Ispirati alla galassia dei tormenotini social, alla realtà dell’emergenza pandemica, conditi con palate di ironia e un po’ di leggerezza, sono nate le t-shirt e gli altri gadget de “La dittatura dell’amore”, un’idea nata dalla creatività di tre ragazze, Giorgia Losi, di Genova (la conoscete perché nota ristoratrice) e le sue amiche Denise e Mila, di Salerno.

“La “Dittatura” ha obiettivi molto grandi per il futuro – dicono le fondatrici – soprattutto in campo sociale e di difesa di diritti universali, ma al momento, eccole con la primissima iniziativa: #QuaranTshirt”.

Il progetto prevede la produzione di 40 t-shirt che rappresentano la quarantena, create per supportare la Croce Rossa Italiana nel corso dell’emergenza Covid. Per ogni acquisto effettuato su sito i proventi (il 30% del prezzo in media) andranno in beneficenza, come da accorti con Teetaly, azienda romana, partner dell’iniziativa e produttore delle magliette.

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“Ogni settimana verrà fornita la giusta rendicontazione pubblica sui social della “Dittatura dell’Amore” e nelle corso dei prossimi giorni saranno aggiunte nuove grafiche configurabili su magliette ma anche felpe, mug e shopper anche attraverso le proposte degli utenti!
Seguite tutto il progetto su: facebook.com/La-Dittatura-dellAmore.

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